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Sara Tommasi oggi vive a Sharm el-Sheikh con il marito: “Il video hard? Fui drogata e minacciata”

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La rinascita dopo gli anni bui. Sara Tommasi racconta la sua nuova vita nel podcast “One more time” di Luca Casadei, ripercorrendo le tappe più significative della sua carriera nel mondo dello spettacolo. A partire dall’incontro con Lele Mora, che le spalancò da giovanissima le porte della tv: “Ero impaurita perché temevo il confronto con le altre, non mi sentivo abbastanza bella. Gli raccontai che ero fan di Simona Ventura e lui mi propose il provino come schedina a “Quelli che il calcio”. Fu la svolta”.

Nel 2003, finita l’esperienza a Quelli che il calcio, viene invitata da Simona Ventura a partecipare all’Isola dei famosi, ma prima di partire, su suggerimento di Lele Mora, decide di realizzare un calendario: “La maxi operazione pubblicitaria di Lele andò benissimo. I miei genitori non volevano, ma la Canalis lo aveva fatto, la Bellucci lo aveva fatto, la Santarelli lo aveva fatto, quindi mi sono lanciata con l’obbiettivo di arrivare al grande schermo”. Dopo l’Isola dei famosi c’è il picco di popolarità e dei guadagni. “Andava tutto bene, ma nel 2008 Lele si trova a dover gestire dei problemi personali e tutti i suoi artisti ne risentono, me compresa. Seguo la strada del cinema e poi arriva Mi fido di te, programma televisivo Rai con Fabrizio Frizzi. Ero felice, ma mi mancavano Lele Mora e lo star system”.

Con il successo arrivano però anche i primi guai, causati in parte anche dal bipolarismo: “All’inizio non accettavo le cure. Il problema quando sei bipolare è che te lo dicono gli altri, ma tu non lo capisci: o sei molto euforico o sei molto depresso, quindi passi da tendenze al suicidio a fare cose esagerate e bizzarre”.

Il momento più buio coincide con l’uscita del suo video hard, un filmato che Sara Tommasi afferma di essere stata costretta a girare da alcune persone che promettevano di aiutarla: “Mi minacciano di morte (con l’acido), obbligandomi a raccontare che a breve mi sarei buttata nel cinema hard. Mi spavento e accetto: mi drogano, faccio un’intervista con Le Iene e subito dopo giro la prima scena hard, il set era già pronto. Mi fanno tirare tantissima cocaina e bere, sentivo il cuore che mi batteva forte. Mi lasciano andare, corro dal mio avvocato e li denuncio”.

A quel punto interviene la madre che la obbliga ad un lungo ricovero in una clinica specialistica di Roma: “In ospedale mi sentivo una fallita, avevo rovinato la mia immagine, volevo tornare la Sara di prima. Nessuno mi aveva capita, ero soggiogata”. Nel 2020 l’incontro con Antonio Orso, manager del mondo dello spettacolo e ora suo marito, sposato un anno dopo.

“Lavoro all’Hard Rock Cafe di Sharm el-Sheikh, dove faccio le serate. Mi sento nuovamente una diva e sogno un film sulla mia vita, da monito per tutte le ragazze che vogliono diventare famose”. In conclusione l’ex showgirl afferma: “La malattia sarà con me per tutta la vita, ma ora c’è mio marito, il mio angelo custode”.

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