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Home » Costume

L’ex ministro Sangiuliano: “Musk? Più colto di quanto appaia, gli ho pagato di tasca mia il biglietto per Galleria Borghese e Pantheon”

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L'ex ministro della Cultura, ora ritornato in Rai, parla di Donald Trump e di come è nato il suo rapporto con il patron di Tesla

Intervistato dal Corriere della Sera in occasione dell’ampliamento della biografia su Donald Trump, dal titolo Trump. La rivincita, l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ora rientrato in Rai, ha parlato, oltre che del presidente Usa, anche del suo rapporto con Elon Musk. Su Trump, l’ex ministro dichiara: “Al di là di come la si pensi sul personaggio, bisogna riconoscergli una grande capacità di combattente. È un miliardario e avrebbe potuto ritirarsi nella sua Mar-a-lago, ma aveva preso 74 milioni di voti, pur sconfitto in maniera legittima da Biden. Aveva una base granitica e, dopo la sconfitta, ha raccolto 200 milioni di dollari di donazioni. Oggi è più forte, ha vinto nel voto popolare, cosa che non succedeva ai repubblicani da Bush padre. Gli è riuscita una rielezione come non accadeva da oltre un secolo, con Grover Cleveland che fu il 22esimo e il 24esimo presidente”.

Sulle critiche che muove nei confronti del presidente Usa, afferma: “Diversamente da Reagan, conservatore con un grande rispetto delle forme e delle istituzioni, Trump dovrebbe avere più stile. Lui ha portato un cambiamento paradigmatico necessario in un Occidente intorpidito dal politicamente corretto. Insegna che bisogna rispettare il senso comune della gente. Ci sono due Americhe, quella raccontata da Woody Allen, un po’ cervellotica e forse perennemente in analisi, e quella di Clint Eastwood regista, profonda delle contrade”.

Sangiuliano, poi, parla di come è nato il suo rapporto con Elon Musk: “I leader delle aziende digitali erano su posizioni democratiche e Musk ha raccolto fondi per la campagna di Obama, ma poi sono diventati insofferenti alla dittatura del politicamente corretto. Altro esempio: nella mia casa di campagna era stato sospeso il servizio di connessione satellitare, a me come ad altre migliaia di italiani, quindi mi sono affidato a Starlink. Non è Musk che ha il monopolio, siamo noi che non abbiamo fatto i compiti a casa perché mentre lui ha migliaia di satelliti, l’Europa con Iris2 potrebbe arrivare forse a 300. Musk è più colto e attento di quanto appaia, l’ho conosciuto visitando insieme Galleria Borghese, Pantheon e San Luigi dei Francesi; gli ho pagato il biglietto a spese mie”.

Secondo il giornalista, comunque, non c’è il rischio che Trump diventi succube di Musk: “Le azioni politiche di Trump stanno sfavorendo Musk. I dazi scatenano dei controdazi che colpiscono ad esempio la Tesla. E poi, anche se Trump finge di essere per l’elettrico, i repubblicani sono sempre stati contro il Green Deal”. E sul rapporto tra il governo italiano e gli Usa dichiara: “Da un lato c’è la storica amicizia con loro, che hanno contribuito in maniera determinante alla liberazione dal nazifascismo, ma bisogna essere molto attenti. Meloni ha una base ideale comune con Trump data da conservatorismo e patriottismo, ma dobbiamo anche coltivare il nostro europeismo. Occorre criticare per riformare: l’Unione Europea è una sovrastruttura giuridica che non sempre ha coniugato gli ideali in maniera positiva, l’Europa è una nozione culturale e storica importante”.

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