Carlo Cracco serve solo mezza pizza: la provocazione dello chef ai clienti del ristorante stellato
La pizza di Carlo Cracco servita a metà
Carlo Cracco lancia una provocazione ai suoi clienti: nel suo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele a Milano la pizza viene servita a metà. Uno sgarbo non da poco quello dello chef stellato e giudice di MasterChef. Ma dietro al gesto poco cortese di Cracco si nasconde un fine nobile.
I clienti del ristorante milanese Cracco in Galleria si sono trovati nel piatto la pizza ridotta di un terzo, perché corrisponde esattamente alla quantità di cibo che ogni giorno viene sprecato nel mondo (pari a circa 1,6 miliardi di tonnellate l’anno). L’idea di Carlo Cracco nasce dalla collaborazione con l’app antispreco Too Good To Go, in vista della prima Giornata Internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari, istituita per il 29 settembre dalla FAO e dalle Nazioni Unite.
Cracco è uno degli 11 chef italiani che hanno aderito all’invito di Too Good To Go e prepareranno per quel giorno una “Chef box”, piatto antispreco stellato con ricetta, prenotabile tramite l’app che sarà possibile ritirare direttamente al ristorante. Oltre a lui parteciperanno a Milano gli chef Matias Perdomo (EXIT), Eugenio Boer (Bu:r), Claudio Sadler (Ristorante Sadler), Wicky Priyan (Wicky’s Wicuisine) e Nicolò Farias (Cocciuto).
“Un terzo del cibo al mondo viene sprecato: le implicazioni in termini ambientali, sociali ed economici sono enormi, ma come spiegarlo in modo semplice e intuitivo? Con l’aiuto di Chef Carlo Cracco ci abbiamo provato con una piccola provocazione verso i clienti del suo bistrot”, hanno spigato i titolari dell’app.
“Capire e affrontare il problema dello spreco alimentare sta diventando sempre più importante e fondamentale. Non a caso, il 29 settembre le Nazioni Unite e la Fao hanno proclamato la prima giornata Internazionale della consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari. E per quest’occasione, abbiamo coinvolto alcuni dei più importanti Chef della ristorazione italiana per sottolineare ancora di più quanto lo spreco vada contrastato in tutte le sue forme, dall’alta cucina alla cucina di casa, passando per negozi, supermercati, aziende”, concludono.
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