“Figli”: il monologo cult di Mattia Torre interpretato da Valerio Mastandrea diventa un film
Il monologo cult interpretato da Valerio Mastandrea diventa un film
“I figli ti invecchiano anche perché quando arrivano al mondo mettono fine, con violenza inaudita, a quella stagione di aperitivi feste e possibilità che ti sembravano il senso stesso della vita. Murato in casa e reso cieco da una congiuntivite, hai un vago ricordo di ciò che eri e di ciò che avresti ancora potuto esprimere, ma non sai più dire con precisione, hai solo molto sonno”.
Questo è un passo del monologo cult di Mattia Torre interpretato da Valerio Mastandrea nel programma di Cattelan ‘Epcc a teatro’, andato in onda nell’ottobre 2018 su Sky Uno.
Monologo che racconta gioie e dolori della paternità, senza retorica e con una buona dose di ironia e che nel giro di pochi minuti è diventato virale sui social e non solo.
Da quel testo è nato ‘Figli’, il film che avrebbe dovuto dirigere Mattia Torre ma che è morto lo scorso luglio a 47 anni.
A dirigere il film sarà Giuseppe Bonito, che con Torre ha lavorato a lungo fianco a fianco, studiando il progetto e condividendo la scelta degli attori più giusti per interpretare i protagonisti. I cui nomi erano abbastanza scontati: Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi, qui nel ruolo di Nicola e Sara, una coppia felice che, alla nascita del secondo figlio, si scontrerà contro l’imprevedibile.
Il film, prodotto da Wildside insieme a Vision Distribution, arriverà nelle sale a gennaio del 2020, e vanta un cast ricchissimo che va da Stefano Fresi a Paolo Calabresi, da Valerio Aprea a Gianfelice Imparato: tutti «complici» di prodotti già scritti e ideati da Torre come Boris e La Linea Verticale.