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Harry e Meghan hanno lasciato il Regno Unito a causa del razzismo, secondo il New York Times

Immagine di copertina
Meghan Markle. Credit: EPA/ANDY RAIN

Il motivo dietro la scelta di Harry e Meghan Markle, secondo il New York Times

Il prestigioso quotidiano statunitense si è fatto un’idea sul motivo che avrebbe spinto il principe Harry e Meghan Markle a lasciare il Regno Unito per trascorrere più tempo nel Nord America e a rinunciare al ruolo di membri “senior” della Famiglia Reale. È il razzismo, secondo quanto scrive Afua Hirsch giornalista, avvocato e attivista per lo sviluppo internazionale sulle pagine del New York Times.

La scrittrice del bestseller del Sunday Times “Brit(ish): On Race, Identity and Belonging” nella sua opinione punta il dito contro la stampa britannica.

“La stampa britannica è riuscita nel suo progetto di cacciare Meghan Markle, la duchessa del Sussex, fuori dalla Regno Unito”. Così inizia l’articolo della giornalista Hirsch.

In una dichiarazione rilasciata su Instagram, la coppia reale ha annunciato: “Quest’anno abbiamo scelto di compiere una transizione per iniziare a definire un nuovo ruolo progressivo all’interno di questa istituzione. Intendiamo fare un passo indietro come membri “senior” della famiglia reale e lavorare per diventare finanziariamente indipendenti, pur continuando a sostenere pienamente Sua Maestà la Regina”.

Secondo quanto scrive Hirsch sul New York Times: “Se i media prestassero più attenzione alle comunità di colore britannica, forse l’annuncio di Harry e Meghan sarebbe stato molto meno scioccante. Con il nuovo primo ministro (Boris Johnson, ndr) che in passato ha fatto dichiarazioni apertamente razziste, alcune delle quali farebbero arrossire persino Donald Trump, con il suo progetto Brexit legato al nazionalismo e il desiderio di ‘liberare’ la Gran Bretagna da un gran numero di immigrati, molti di noi stanno anche pensando di trasferirsi”. Non c’è molto da stupirsi sembra dire la giornalista.

“Il trattamento razzista che è stato riservato a Meghan Markle è impossibile da ignorare”. Nel pezzo viene citato l’episodio in cui la principessa Michael di Kent ha sfoggiato una spilla “razzista” a un pranzo insieme a Meghan. In quell’occasione anche sui social si creò un dibattito contro l’aristocratica accusata di voler offendere l’allora fidanzata del principe Harry perché di origini afroamericane.

A sostegno della tesi, la scrittrice ricorda anche quando il giornalista della Bbc Danny Baker ha preso in giro il piccolo Archie postando su Twitter l’immagine di una coppia che si tiene per mano in compagnia di uno scimpanzé vestito con abiti civili. In didascalia alla foto aveva scritto: “Royal Baby lascia l’ospedale”.

“Il trattamento che le hanno riservato dimostra ciò che molti di noi hanno sempre saputo: non importa quanto sei bello, chi sposi, quali palazzi occupi, se fai beneficenza, quanto sei fedele, quanti soldi accumuli o quali buone azioni hai fatto, in questa società il razzismo ti seguirà sempre”.

“Prendendo in mano la situazione, l’atto di andarsene di Harry e Meghan potrebbe essere il gesto più significativo della leadership reale che io abbia mai visto“, conclude la scrittrice sulle pagine del New York Times.

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