Studiare l’inglese all’estero per avere una marcia in più: l’opinione di chi è partito
Corsi di inglese e vacanze studio all’estero: l’intervista a chi ha vissuto questa esperienza
Partire per un viaggio studio è un’incognita che porta spesso con sé tanti dubbi. È un’investimento di tempo e soldi ma il risultato finale poche volte delude. A confermare i benefici di un’esperienza all’estero per apprendere una lingua è Barbara, 26 anni, che per imparare l’inglese è partita per la California.
Intervistata da TPI, Barbara ci ha raccontato la sua incertezza iniziale nel partire e la soddisfazione successiva all’esperienza di studio di una lingua straniera all’estero.
Il viaggio studio le ha dato la possibilità di diventare più competitiva nel mercato del lavoro e di arrivare a un livello di inglese pari a quello di un madrelingua.
Barbara è partita con Kaplan International Languages proprio perché i soggiorni studio Kaplan prevedono, a differenza dei competitor nel settore, una vasta gamma di corsi di inglese all’estero e vacanze studio pensati per studenti di tutte le fasce di età e livelli di partenza.
Scuola, avventura e legami. Scuola perché è stato veramente un viaggio di istruzione, davvero una vacanza in cui imparare. Avventura perché lo è stata a 360 gradi. E legami perché se penso a tutte le persone che ho incontrato durante il soggiorno negli Stati Uniti credo di avere instaurato legami che non credo andranno a dissolversi col tempo. Dal professore al compagno di classe, dall’amico al coinquilino ho creato ottimi legami con tutti.
Prima di tutto per l’inglese perché impari davvero la lingua, a differenza di tutte le mie precedenti esperienze. Non ho mai studiato l’inglese in maniera così dinamica, all’avanguardia ed efficace.
Il secondo motivo è che studi, ma in un modo che ti proietta già nel mondo del lavoro. Terzo impari ma con gli occhi di una persona che vuole davvero immergersi nel mondo. Quarto motivo è che entri in contatto con una cultura completamente diversa dalla tua. Sia a livello di divertimento, ma anche a livello pratico, quotidiano. A 360 gradi.
E quinto: la crescita personale che ti ritrovi a vivere, è impressionante. Sia a livello individuale e sia a livello di approccio con le altre persone perché cambia veramente il tuo modo di vedere gli altri e di vedere te stesso.
Sceglierei Kaplan per l’aiuto completo e per la tutela che hanno nei confronti dei loro studenti, non sei mai solo. Dalla prima mail che ricevi è un attenzione che non ha eguali, sei sempre accompagnato e aiutato.
Ognuno ha la sua storia, ognuno ha la propria esperienza. Io ero una studentessa di lingue, per me non era andare a studiare da zero l’inglese ma era perfezionarlo. Questo è un dato importante perché dimostra il fatto che Kaplan è in grado di soddisfare ogni livello di apprendimento della lingua.
Sono partita da laureata in interpretariato e traduzione. Laurea magistrale. Con l’intenzione di mettere in pratica finalmente sul campo il mio inglese. Occasione che ho avuto con altre lingue da me studiate, ma mai per l’appunto con l’inglese.
Ammetto che il cambiamento è stato effettivo perché parlare sul posto e studiarla in una scuola di un paese anglosassone ti porta ad avere una marcia in più. Ti porta ad acquisire competenze maggiori rispetto al mero studio solo sui libri.
Posso parlare anche per conto di amici che sono partiti da zero, senza conoscere l’inglese quindi, e ho visto un cambiamento radicale anche in queste persone dopo l’esperienza studio con Kaplan. La crescita posso assicurare che è su tutti i livelli, nello specifico del mio curriculum la marcia in più è stata data dal raggiungimento del livello più alto: Proficiency, il livello madrelingua considerato C2 nel quadro del modello europeo di riferimento per le lingue.
Nel concreto si tratta di una competenza che quasi nessuno possiede nel mio territorio e mi sta portando a risultati ottimi. Sono più competitiva di una persona che ha la mia stessa laurea. Sono più competitiva di una persona che ha studiato per tanti anni l’inglese ma che non ha vissuto questa esperienza.
Sono stata 14 settimane a Los Angeles con Kaplan seguendo un corso intensivo di inglese. Ho scelto l’alloggio in appartamento, di conseguenza sono stata collocata in una struttura partner e potevo tranquillamente andare a scuola tutte le mattina a piedi. Vivevo a Westwood, un quartiere davvero bellissimo che si trova tra Santa Monica, dove c’è il mare, e Beverly Hills.
Il primo giorno vieni collocato nel tuo livello di inglese attraverso un test di piazzamento, dopodiché inizi le tue lezioni da subito, che nel caso di corso intensivo come il mio, vanno dalle 8,30 alle 13,30 mentre per chi sceglie il corso semi intensivo vanno dalle 8,30 alle 11,15. I corsi non sono mai banali e non sono mai statici. Da studentessa di lingue non avevo mai visto un metodo del genere e l’ho trovato all’avanguardia ed efficace perché non sei mai deconcentrato sei sempre pronto a intervenire durante le lezioni.
I professori sono veramente in grado di renderti sempre partecipe, sono stata davvero molto soddisfatta. Io personalmente avevo sempre sognato Los Angeles perché sono una grande appassionata di cinema e dell’industria di Hollywood. Volevo camminare per le strade di Beverly Hills e vedere le spiagge che affacciano sull’oceano a Santa Monica.Se sei un appassionato di cinema è veramente il massimo. Vivi una vita che hai sempre visto nei film. Puoi fare il turista, puoi scegliere di andare nel locale esclusivo o puoi partecipare al red carpet del film che ti piace o andare a fare la comparsa nel pubblico nei talk show più famosi. Così come puoi incontrare Brad Pitt per strada, cosa che mi è veramente successa.
Kaplan inoltre offre anche le attività pomeridiane organizzate. Io mi ritengo molto fortunata perché ho potuto partecipare in maniera attiva alle attività proposte perché sono stata scelta come uno degli student ambassador. Vale a dire gli studenti che vogliono dare un contributo maggiore alla scuola diventando un po’ portavoce degli altri e aiutare lo staff nell’organizzazione delle attività pomeridiane e dei viaggi nel fine settimana.
No, dal primo all’ultimo giorno ho sempre conosciuto persone nuove che non mi hanno mai portata a sentirmi sola. In questo genere di esperienze è molto facile fare amicizia ed è molto facile abbandonare quel senso di solitudine che si sente a vivere così tanto distanti da casa. Ho potuto stringere amicizie con studenti di nazionalità differenti: dalla Turchia alla Francia, dal Giappone alla Corea. Sono amicizie che stanno durando nel tempo, ho già incontrato i miei amici turchi e prossimamente vedrò i mei amici giapponesi.
Consiglierei innanzitutto di prepararsi perché l’esperienza è sicuramente formativa e bellissima ma è ancora meglio se arrivi preparato a livello pratico al viaggio. Parlo della documentazione, parlo nel caso di nazioni come gli Stati Uniti o di nazioni al di fuori dell’Europa del visto. Prepararsi e poi consiglio di affidarsi molto allo staff di Kaplan. Sono sempre pronti a farsi carico dei problemi degli studenti di qualsiasi natura.
Un altro consiglio importante che mi sento di dare è quello di eliminare la timidezza e il timore tanto a lezione, quanto nelle amicizie e nel vivere la città. È giusto ricordarsi che tutti le persone che si trovano lì sono nella tua stessa situazione e nessuno è lì per giudicarti. Se si dimentica la timidezza e il timore si vive ancora meglio l’esperienza.
Insomma, partire all’estero per imparare una lingua è un’esperienza da non lasciarsi sfuggire, il mio consiglio è di farla prima che sia troppo tardi.
Se la storia di Barbara vi ha incuriositi e desiderate scoprire di più sui soggiorni studio all’estero, scaricate la Brochure informativa Kaplan per avere maggiori informazioni.
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