Joe Bastianich: “Se i giovani non lavorano per te è perché li tratti male e li paghi poco”
Joe Bastianich: “Se i giovani non lavorano per te è perché li paghi poco”
Dagli esordi al successo imprenditoriale fino alla sua ultima “creatura”: Joe Bastianich si racconta in occasione del lancio del suo podcast, Millions, condotto insieme a Tommaso Mazzanti dell’Antico Vinaio e che racconta le storie dietro il successo di alcuni imprenditori italiani.
Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex giudica di Masterchef racconta come è iniziata la sua avventura nel mondo della ristorazione: “Il mio è uno switch genetico: i miei genitori sono sempre stati imprenditori e sono cresciuto con l’idea che non doveva essere un’altra persona a decidere del mio successo. Quando metti sul piatto i tuoi soldi il fallimento non è un’opzione: lavori 7 giorni su 7, 18 ore al giorno, perché sai che rischi tutto. Nel mio caso, gli 80mila dollari che mi aveva prestato mia nonna Erminia per mettere su il mio primo ristorante, Becco, quando avevo 24 anni. Doveva funzionare, non era possibile fallire”.
Ma nella sua vita, precisa Bastianich, ci sono stati anche dei fallimenti: “Ce ne sono stati diversi, certo. Una volta per esempio avevo deciso di aprire un bistrot francese ed è stato un fallimento totale: si vede che non era il mio, o forse era sbagliato il momento… un’altra volta mi è successo con un programma tv… A volte ho sbagliato io, ho magari avuto troppa arroganza di fare cose fuori dal mondo italiano. Penso però che, se nella prima impresa il fallimento non è un’opzione, poi negli anni arriva ed è una grande scuola: serve a crescere e andare avanti. L’importante è costruire una torre e non una piramide”.
“Io sono nato povero e ho sempre guardato con ammirazione le persone che nascono con la ricchezza alle spalle. A me è andata bene, questa ricchezza l’ho creata, ma in qualche modo queste persone mi interessano. Io ho sempre dovuto pensare a come pagare l’affitto, a dove trovare i soldi per sposarmi, per crescere i miei figli: mi affascina questo mondo misterioso in cui uno nasce e non deve pensare a niente” aggiunge Bastianich.
L’imprenditore, che ha investito anche in diverse startup, spiega poi il suo modus operandi: “Mi focalizzo sulle opportunità: in qualche modo riesco a capire dove ci sarà crescita, dove sarà possibile fare soldi o creare valore. Poi sono anche un collezionista di talenti: nei miei ristoranti, dove lo sono tutti dai camerieri ai cuochi, alle società dove cerco tanti modelli di business diversi. Io porto il know-how, i soldi ma anche il coraggio a chi magari ha anche più talento e intelligenza di me, e faccio in modo che abbia la possibilità di sfruttare le sue potenzialità. Per me investire vuol dire dare soldi, tempo, parte di me (che sia emotiva o mediatica) a qualcun altro”.
Bastianich, poi, sottolinea come molti giovani stiano intraprendendo una strada di successo: “Mi sembra che da noi, dopo il Covid, la mentalità dei giovani sia cambiata: li vedo molto orientati all’imprenditoria, pronti a lanciare startup. Sento un fermento che prima non c’era, o c’era molto meno, e vorrei che il podcast fosse per loro d’ispirazione. Voglio lanciare un segnale positivo, mostrare che si può fare anche se è difficile: con la testa e l’atteggiamento giusto ci si può riuscire. Guarda il mio socio Mazzanti, a 33 anni con l’Antico Vinaio ha creato un impero”.
E riguardo chi si lamenta dei giovani, l’imprenditore afferma: “Chi si lamenta dei giovani ha una mentalità vecchia: se non trovi dipendenti è perché li tratti male e li paghi poco. Io vedo invece tanti ragazzi con voglia di fare, ‘imprenditori’ della loro vita”.
Poi il consiglio ai giovani che vogliono fare impresa: “Avere un obiettivo chiaro, portare la storia personale e la cultura di famiglia, stare vicino a chi può condividere tempo, consigli e investimenti. Poi puntare in alto, ma anche accettare il fallimento. Avere tanto ottimismo e soprattutto, soprattutto, mai essere geloso degli altri. La gelosia è una cosa bruttissima in tutti gli ambiti della vita, se un amico ha più successo di te devi essere felice per lui”.