Stando alle voci circolate nelle ultime ore, Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci, avrebbe deciso di lasciare il brand. A riportare la notizia, nella serata di ieri, 22 novembre, è stato il sito Women’s Wear Dayli – WWD, che cita “fonti ben piazzate” all’interno della casa di moda.
Il cambiamento sarebbe notevole, dal momento che Michele cura il marchio dal 2015. Gucci non ha tuttavia rilasciato dichiarazioni di fronte alle ripetute richieste di commento da parte di WWD. Una fonte anonima, però, ha spiegato alla testata che a Michele “è stato chiesto di avviare un forte cambiamento di design” per accendere nuovamente i riflettori intorno al brand di alta moda, ma il designer non ha soddisfatto la richiesta. Un’altra fonte, sempre in forma anonima, ha affermato che François-Henri Pinault, presidente e amministratore delegato di Gucci, è alla ricerca di un cambio di stile per il marchio. Pinault, sarebbe infatti insoddisfatto per gli scarsi risultati economici raggiunti dal colosso del luxury. Negli ultimi mesi Gucci, che fa parte del gruppo Kering, avrebbe infatti disatteso le aspettative di guadagno.
Nonostante la notizia sconvolgente, Gucci è ancora al primo posto in tutte le classifiche dei marchi più desiderati della moda. Michele, dunque, è stato in grado di far crescere il marchio di 35 per cento in più all’anno, a partire dal 2018. Crescita ormai stabile. Proprio per questo, il proprietario di casa, Pinault, avrebbe chiesto al direttore creativo di cambiare radicalmente la sua visione. Richiesta disattesa dal designer.
I successi di Michele
Alessandro Michele è stato nominato direttore creativo di Gucci a dicembre 2014, a seguito del licenziamento di Frida Giannini e Patrizio Di Marco. Michele, allora, fu in grado di creare una nuova collezione in appena un mese, rivoluzionando lo stile del marchio. La collezione venne presentata il 15 gennaio 2015, ringiovanendo il brand e avvicinandolo nuovamente alle nuove generazioni.
Kering e Gucci non hanno ancora né confermato né smentito la notizia, ma se ciò fosse vero, significherebbe che il successore di Michele è già stato scelto.