Giorgio Locatelli torna a parlare della chiusura della Locanda: “Pagavo un milione di sterline l’anno per l’affitto”

"Quando entravo la mattina ero già sotto di 2.500": il giudice di MasterChef parla della chiusura del suo ristorante londinese e anticipa i progetti futuri
Giorgio Locatelli, cuoco e giudice di MasterChef, torna a parlare della chiusura della Locanda Locatelli, il suo ristorante nel cuore di Londra che ha abbassato inaspettatamente le saracinesche all’inizio del nuovo anno. Intervistato da Chi, lo chef ha dichiarato: “Di affitto pagavo all’anno un milione di sterline (circa 1 milione e 200mila euro), ogni volta che giravo la chiave al mattino ero già sotto di 2.500 sterline (quasi 3000 euro)”.
Chiudere, nonostante l’attività ventennale, è stato comunque liberatorio: “Il primo sabato mattina che mi sono svegliato e non ho dovuto fare dieci telefonate per vedere se il pane era arrivato, se questo e quello erano fatti, mi è sembrato veramente di essermi tolto uno zaino di sassi dalle spalle. È una vita dura quella di chi ha il ristorante. Quello che va a fare il cuoco, e quando ha finito toglie il grembiule e va a casa, ha una vita. Tu, che hai il ristorante, domani mattina lo devi riaprire e se manca quello che fa la pasta la devi fare tu, se non ti puliscono le finestre le pulisci tu. Spavento i giovani? No, li metto di fronte alla realtà”.
“Gestire un ristorante di quel livello lì sette giorni su sette, 365 giorni l’anno, in una Londra che ha avuto anche problemi con la Brexit per quanto riguarda i costi di tutto, sì, era complicato – racconta ancora Giorgio Locatelli – Quando hai 74 persone da gestire e devi mantenere certi standard è un’altra storia. Poi, chiariamo, non è che fossi arrivato al “burnout” o che mi avesse fatto venire voglia di suicidarmi”.
Lo chef, poi, ha parlato del suo nuovo progetto, l’apertura di un ristorante all’interno della National Gallery: “Con questo nuovo progetto avremo meno peso da portare perché lo facciamo con una grande catering company. Sarà un modo nuovo di lavorare”. Locatelli, quindi, è pronto ad accogliere anche il Re Carlo: “Ho avuto un bel po’ di messaggi, quindi sicuramente re Carlo lo aspetto. A febbraio alla cena fantastica di Slow food e Slow fashion a Highgrove abbiamo scambiato due parole anche su questo… Per lui avremo pronti i tortellini che ama. Lo faremo stare bene”.