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Home » Costume

Flowers festival 2019, da Ezio Bosso a Joan Baez: 20 giorni di concerti a Torino

Immagine di copertina
Flowers Festival

Flowers Festival 2019 Torino | Date | Programma | Line Up | Artisti | Collegno

Il Flowers Festival, giunto alla V edizione, è senza dubbio di uno degli appuntamenti imperdibili dell’estate torinese che nel tempo ha saputo ritagliarsi uno spazio su scala nazionale grazie alla qualità degli artisti e un’organizzazione che coinvolge la musica e l’attualità.

TPI ha intervistato il direttore artistico Fabrizio Gargarone. Flowers Festival come Greta Thunberg: controcorrente per una società nuova”. Qui l’intervista completa.

Flowers Festival 2019 | Date

Un fitto cartellone da giovedì 27 giugno a sabato 20 luglio animerà ancora una volta il Cortile della Lavanderia a Vapore nel Parco della Certosa di Collegno in provincia di Torino.

Se le ultime due edizioni sono state dedicate a Franco Basaglia, lo psichiatra italiano a cui si deve la legge, tuttora all’avanguardia nel Mondo, per il superamento delle strutture psichiatriche, quest’anno la kermesse sceglie un nuovo punto da cui ripartire, affrontando il tema della ricerca di radici per una nuova società.

Flowers Festival 2019 Artisti

Building a new society: cambiare ciò che ci circonda cominciando da noi stessi, questo il punto cardine da cui si parte con il Flowers Festival che oggi ha annunciato grandi nomi in cartellone: da Joan Baez, cantante e attivista politica, tutt’oggi alla ribalta a nomi del momento come Ex-Otago o Motta, o ancora la presenza del maestro Ezio Bosso con la Europe Philarmonic Orchestra o nomi internazionali come Yann Tiersen.

Joan Baez

Flowers Festival 2019 Collegno

Il titolo dell’edizione di quest’anno è una suggestione che proviene direttamente dal luogo in cui si svolge il festival ovvero il Cortile della Lavanderia del più grande e celebre manicomio italiano, quello di Collegno.

Quando Franco Basaglia non chiuse solo queste strutture retrograde e disumane ma pose fine alla segregazione dei soggetti emarginati dalla società, i cosiddetti “matti” ridando valore alla diversità e l’inclusione.   

In senso più ampio il Festival riprende questo leit motiv e lo traduce non solo in spettacolo e intrattenimento ma crea anche occasioni di dibattito e riflessioni su temi sociali che oggi sembrano sempre più attuali quali il razzismo, l’indifferenza e l’ignoranza. 

Intende quindi superare la sua dimensione di spettacolo e intrattenimento e, nei suoi limiti, vuole contribuire al dibattito sulle trasformazioni sociali che sta attraversando tutti i settori del nostro vivere.

Flowers festival 2019 Line up | Flowers Festival 2019 Programma | Concerti

La line-up completa:

CHINESE MAN + C’MON TIGRE (27 GIUGNO), OLAFUR ARNALDS + DARDUST (28 GIUGNO), PANDA DUB + PENDULUM DJSET (29 GIUGNO), PINGUINI TATTICI NUCLEARI + CLAVDIO (2 LUGLIO), EX OTAGO + VIITO (3 LUGLIO), MADMAN + MASSIMO PERICOLO (4 LUGLIO), JACK SAVORETTI (5 LUGLIO), DJ FROM MARS + IMMANUEL CASTO + ROMINA FALCONI + THE ANDRE (6 LUGLIO), YANN TIERSEN (8 LUGLIO), RANCORE + F.A.S.K. + GIANCANE (9 LUGLIO), THE ZEN CIRCUS + GIOVANNI TRUPPI + IO E LA TIGRE (10 LUGLIO), EZIO BOSSO & EUROPE PHILHARMONIC ORCHESTRA (11 LUGLIO), MECNA + SIDE BABY + DUTCH NAZARI (12 LUGLIO), THE BLOODY BEETROOTS DJSET + PRIESTESS + FRAN E I PENSIERI MOLESTI (13 LUGLIO), GIUSEPPE CEDERNA + WILLY MERTZ + CLG ENSEMBLE (14 LUGLIO) THE LIBERATION PROJECT – PHIL MANZANERA, N’FALY KOUYATE, CISCO BELLOTTI (15 LUGLIO), GAZZELLE (16 LUGLIO), MOTTA + LA RAPPRESENTANTE DI LISTA + FULMINACCI (17 LUGLIO), JOAN BAEZ (19 LUGLIO), FLOWERS FESTIVAL FINAL PARTY (20 LUGLIO)

Flowers Festival 2019 | Intervista al direttore artistico Fabrizio Gargarone

“Ecco, poter realizzare un Festival in un luogo come questo, poter spiegare al pubblico cosa è stato quel luogo e cosa è diventato oggi è molto importante. Al momento dell’entrata in vigore della Legge 180, le amministrazioni dell’epoca decisero che quegli spazi di detenzione sarebbero stati restituiti a tutti usando la cultura come chiave.
Oggi, quegli spazi che trasudavano dolore di persone spesso malate solo di povertà, danno gioia, svago, tempo libero, cultura. Noi intendiamo però ricordare. In qualche modo stiamo provando a restituire piano piano il male che è stato fatto. Il nostro alleato è la memoria”.
TPI ha intervistato il direttore artistico del Flowers festival 2019 Fabrizio Gargarone. (Qui l’intervista completa)
“Il mondo in cui viviamo ci appare ogni giorno come un terreno sempre più friabile. Questo a ogni livello, da quello mondiale o continentale via via fino alle nostre persone. Ogni tanto qualcuno cammina controcorrente in modo inaspettato su questo piano inclinato. Pensiamo ad esempio al movimento di Greta ThunbergFlowers è un festival musicale che ha la possibilità di ospitare individui dotati di un potere superiore: la poesia e i poeti riescono a vedere cose che nessuno vede al momento”.
Un ex manicomio come humus per creare qualcosa di nuovo, vivo e privo di barriere: quanto può essere importante un messaggio del genere a livello non solo nazionale?
“C’è una bellissima poesia di Alda Merini dedicata a Basaglia che si chiude così: Come eravamo innamorati noi / laggiù nei manicomi / quando speravamo un giorno / di tornare a fiorire / ma la cosa più inaudita,  credi / è stato quando abbiamo scoperto / che non eravamo mai stati malati.
Ecco, poter realizzare un Festival in un luogo come questo, poter spiegare al pubblico cosa è stato quel luogo e cosa è diventato oggi è molto importante. Al momento dell’entrata in vigore della Legge 180, le amministrazioni dell’epoca decisero che quegli spazi di detenzione sarebbero stati restituiti a tutti usando la cultura come chiave.
Oggi, quegli spazi che trasudavano dolore di persone spesso malate solo di povertà, danno gioia, svago, tempo libero, cultura. Noi intendiamo però ricordare. In qualche modo stiamo provando a restituire piano piano il male che è stato fatto. Il nostro alleato è la memoria”.
Il motto di questa edizione è “Building a new society”.

Vivere da internati: la crudeltà dei manicomi italiani prima della chiusura con la Legge Basaglia

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