Dal galeotto al poligamo: le coppie improbabili create da Facebook Dating, la nuova funzione incontri del social
"Diecimila volte peggio di Tinder": è solo uno dei commenti degli utenti hanno fatto sulla nuova applicazione del social network di Mark Zuckerberg
Facebook Dating: i commenti più esilaranti sulla nuova funzione incontri del social
“Sposato, (poligamo), bisessuale e aperto a nuove amicizie. Non mi piace Trump”: questo è solo un esempio delle descrizioni degli iscritti a Facebook Dating. E gli utenti della nuova funzione di dating online del social network di Mark Zuckerberg stanno sfogando la propria delusione su Twitter.
“Ho smesso di fumare crack, ma lo spaccio. Ora fumo metanfetamine ma non troppo spesso. Solo dal lunedì al venerdì”.
Cinguettii inferociti e di scherno stanno girando negli ultimi giorni, dopo il lancio della funzione per incontri sul social di Mark Zuckerberg: Facebook Dating. Qualcuno si è visto associare a ex galeotti, altri a persone impegnate o sposate, o alle amiche della propria madre.
Altri ancora a utenti di 70 anni perché avevano importato un’età fittizia sul proprio profilo. L’opinione generale che si sta diffondendo sul bug di Facebook, si può sintetizzare semplicemente con: “se Tinder vi sembrava brutto, Facebook Dating è molto peggio”.
Non si tratta di una vera e propria app: piuttosto di un bug attivabile o meno dagli utenti che consente di creare match tra amici in comune iscritti sul social. Niente a che vedere con Tinder, giurano dal quartier generale di Menlo Park. “Vogliamo creare un posto dove le persone possano trovare il vero amore attraverso le cose che piacciono in comune e dare inizio a relazioni durature che abbiano un significato”.
Per il momento, però, non sembrano aver colpito nel segno. “Facebook dating è forse l’esperienza di incontri online più deprimente che io abbia mai avuto finora. Penso che eliminerò il mio profilo il più in fretta possibile perché mi sta facendo venire voglia di restare single per sempre”.
Il bug è già attivo in 19 paesi, tra cui Stati Uniti, Argentina, Canada, FIlippine, Vietnam e Brasile. Arriverà invece in Europa entro la fine del 2020. Funziona utilizzando i dati degli utenti sulla piattaforma, compreso quello a cui metti “mi piace” e a quali gruppi appartieni. Inoltre collega gli utenti anche al profilo Instagram.