Un Decameron digitale per farci compagnia e aiutare i più colpiti dalla pandemia
Coronavirus, un Decameron digitale per farci compagnia e aiutare i più colpiti dalla pandemia
Prendere un classico senza tempo e provare ad omaggiarlo, trovando parallelismi con il presente, estraendo la memoria del passato per trovare un rifugio emotivo in questo presente incerto. Il tutto per aiutare le persone più bisognose. È questa l’idea generata da Vincenzo, Greta, Gaetano e Michele, un gruppo di amici, che hanno deciso di chiedere aiuto a tutti quelli che volessero aiutarli per dare forma ad un progetto, il Digital Decameron, che avvicinasse spiritualmente le persone e potesse aiutarle concretamente.
Un azzardo, all’apparenza, creare un titolo che accosti l’opera di Boccaccio e il mondo digitale ma che ha invece funzionato da catalizzatore di idee e buoni propositi: storie che parlano d’amore, avventura, esotismo, realtà, speranza; storie innescate dalla condizione di quarantena, che funge da filo conduttore dell’intera opera. Ogni capitolo ha un suo autore, con il suo linguaggio e le sue sfumature. Storie da tutta Italia per tutta Italia, con persone da ogni estrazione e professione.
Una raccolta spontanea nata prima dal passaparola su Instagram e poi ,grazie alla tenacia e all’entusiasmo dei suoi creatori e catalizzatori, passata all’idea di prendere forma cartacea ed essere accompagnata da una veste grafica tailor-made, progettata su misura e ispirata dall’elemento che ha ispirato il racconto.
Infine è subentrato l’aspetto sociale concreto: distribuendo il libro attraverso una campagna crowdfunding i profitti saranno devoluti interamente in beneficenza alla Onlus Banco Alimentare, in una spesa solidale che rappresenti un contributo per aiutare le persone più colpite dalla crisi economica post pandemica.
A cura di Francesco Zanetti
1. “Covidstance – Distanza ma non distinzione”, fotoreportage dalla quarantena / 2. E se la pandemia ci avesse alzato il “QI”? Lo sapremo dai libri che verranno