Coronavirus, a Como un 31enne fermato dai carabinieri mentre era a caccia di Pokémon
Il giovane è stato denunciato perché si aggirava senza autorizzazione, violando così la quarantena
Coronavirus, a Como fermato dai carabinieri un 31enne a caccia di Pokémon
L’obbligo è quello di stare a casa e non uscire se non per motivi di stretta necessità, come andare a lavoro o per problemi di salute. Eppure, purtroppo, ancora non tutti stanno rispettando la quarantena imposta dal decreto del governo per far fronte all’emergenza Coronavirus. Sono molti, infatti, coloro i quali sono stati multati dalle forze dell’ordine perché non hanno rispettato le norme previste per il contenimento dell’epidemia di Covid-19.
Tra le infrazioni più clamorose e colorite c’è sicuramente questa che viene da Como, dove un 31enne è stato fermato dai carabinieri mentre era intendo a giocare sul suo tablet a Pokémon Go in mezzo alla strada. Quando gli uomini della pattuglia gli hanno chiesto l’autocertificazione necessaria per giustificare ogni spostamento, gli agenti si sono visti consegnare con loro grande stupore un foglio in cui il giovane spiegava di essere uscito per “cacciare dei Pokémon”. Il 31enne pare abbia riaccompagnato la figlia a casa e poi si sia attardato in strada, con il tablet in mano, per catturare i personaggi del popolare videogioco. Le forze dell’ordine, però, non hanno gradito e lo hanno denunciato.
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