La “bizzarra” associazione tra la birra Corona e il virus cinese
In tutto il mondo un numero sempre crescente di persone associa il virus alla bevanda alcolica messicana. Ecco perché
Birra Corona e Coronavirus
Cosa c’entra la birra Corona con il Coronavirus? All’apparenza tra il virus mortale che si è diffuso dalla città cinese Wuhan e la bevanda alcolica messicana non c’è alcun collegamento. Eppure secondo le ultime ricerche degli utenti su Google pare proprio di sì.
Dallo strumento del celebre motore di ricerca che monitora le tendenze emerge che dagli Stati Uniti a Singapore sempre più persone sembrano confondere la birra Corona con l’epidemia Coronavirus.
Secondo Google Trends le ricerche delle parole “corona beer virus” sono iniziate il 9 gennaio, il giorno in cui l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato ufficialmente che una serie di casi simili alla polmonite registrati a Wuhan, la capitale della provincia cinese di Hubei, sono stati causati da un tipo di Coronavirus precedentemente sconosciuto.
Le ricerche online di “corona beer virus”, “beer virus” e “beer coronavirus” sono aumentate in tutto il mondo come mostrano i dati di Google Trends .
Anche i meme diffusi sui social hanno contribuito alla bizzarra associazione tra il virus cinese e la birra Corona. Su Twitter, ad esempio, un utente ha condiviso una foto che mostra la bottiglia della bevanda messicana posizionata a debita distanza da un gruppo di birre di altri marchi in un carrello.
Il virus 2019-nCoV, meglio conosciuto come Coronavirus, è stato battezzato in questo modo per via della serie di punte che caratterizzano la sua superficie e che ricordano appunto la corona, simbolo del potere monarchico.
Ad oggi l’epidemia di polmonite causata dal Coronavirus ha provocato 170 morti e oltre 8mila contagiati nel mondo, con 8.149 casi confermati in Cina, dove ormai interessa tutte le province, e 82 tra Thailandia, Singapore, Vietnam, Giappone, Corea del Sud, USA, Francia, Germania, Finlandia, India, Nepal, Taiwan, Australia, Malesia, Canada, Cambogia, Sri Lanka, Emirati Arabi Uniti e Filippine. L’Oms ha dichiarato il coronavirus “emergenza globale”.