Banksy e l’omaggio a George Floyd: “Il razzismo è un problema dei bianchi”
Banksy e l’omaggio a George Floyd: “Il razzismo è un problema dei bianchi”
Banksy ci riprova e questa volta il suo murale è dedicato a George Floyd, a sostegno del movimento Black Lives Matter, nato in seguito alla morte dell’afroamericano di 46 anni ucciso a Minneapolis dall’agente Derek Chauvin (accusato di omicidio volontario). Nel murale, che lo street art artist ha condiviso sui suoi social, vediamo una bandiera americana che brucia con la fiamma di una candela. Così Banksy partecipa alla giornata di protesta internazionale in solidarietà con Black Lives Matter.
Banksy sostiene Black Lives Matter: il discorso
“All’inizio ho pensato di rimanere in silenzio e di ascoltare la gente di colore parlare dei loro problemi. Ma perché avrei dovuto farlo? Non è un loro problema. È un mio problema”. L’artista di Bristol prosegue: “Il sistema non si prende cura delle persone di colore come un tubo rotto che inonda l’appartamento delle persone che vivono al piano di sotto. Questo sistema difettoso sta rendendo la loro vita una sofferenza, ma non è loro compito ripararlo. Non possono – nessuno li lascerà entrare nell’appartamento al piano di sopra. Questo è un problema ‘bianco‘. E se i bianchi non lo risolvono, qualcuno dovrà venire di sopra e dare un calcio alla porta”.
L’identità di Banksy continua a rimanere segreta, ma il suo interesse per le battaglie sociali non è una novità: già a maggio aveva reso omaggio a medici e infermieri schierati in prima linea nella battaglia contro il Coronavirus, realizzando un bambino che fa volare un pupazzo con le fattezze di un’infermiera. A differenza delle altre sue opere, quello che colpisce questa volta è la lunga didascalia, con cui l’artista ha espresso il proprio pensiero.
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