Asili nido in Italia, enorme divario tra Nord e Sud
I dati della Fondazione Openpolis sui servizi per la prima infanzia: tutte le realtà settentrionali si trovano al di sopra della media nazionale, quelle meridionali non arrivano alla metà della soglia
Asili nido in Italia, enorme divario tra Nord e Sud
È enorme il divario in Italia tra il numero di asili nido al Nord e al Sud. Il dato emerge da un rapporto della Fondazione Openpolis che ha analizzato l’offerta di servizi per la prima infanzia e che spiega che tutte le realtà settentrionali si trovano al di sopra della media nazionale, 24 per cento, mentre quelle meridionali considerate non arrivano nemmeno alla metà di quella soglia.
Openpolis in particolare calcola che tra le Province con più minori solo Trento e Reggio Emilia superano il 33 per cento. Al Sud invece in 5 casi su 6 non arrivano alla doppia cifra, l’unico che la raggiunge, Crotone, supera di poco quota 11 per cento. Appena un terzo della soglia dei 33 posti ogni 100 bimbi stabilita in sede europea.
L’offerta tra pubblico e privato, a livello nazionale, è piuttosto paritaria, con una leggera prevalenza, 51,3 per cento, di posti pubblici. Il restante 49,7 per cento è offerto in strutture private, sia con i posti in convenzione sia con quelli a mercato libero. A Reggio Emilia l’offerta di nidi pubblici è di quasi l’80 per cento.
E ancora, stando al rapporto, l’offerta è quasi esclusivamente privata in due province del mezzogiorno, Crotone e Caserta, che sono anche agli ultimi posti per diffusione del servizio. In queste due realtà quasi il 90 per cento dei posti è offerto in strutture private.