Antonio Ricci a TPI: “Io sono una bestia ma voi siete ipocriti”
Sul quinto numero del settimanale The Post Internazionale - TPI, in edicola da venerdì 15 ottobre, l’irriverente padre di “Striscia la notizia” parla senza reticenze dei protagonisti della scena televisiva e politica
Antonio Ricci è un provocatore seriale, un fabbricatore di televisione ad alto coefficiente di share, un nemico spiacevole se te lo ritrovi contro ma anche un uomo leale e dolce se decide così. Un potente dei tempi post-post-moderni. Un vampiro attratto da ciò che stimola e stride con la sensibilità propria e altrui, salito sulla barricata opposta al politically correct. “Mi offende nel profondo”, ha detto. “Appartengo a un movimento religioso che prevede la satira e non potete andare contro ciò in cui credo”.
Una dichiarazione di guerra che merita di essere approfondita. Appuntamento dunque a Mediaset, Cologno Monzese, nel bunker di “Striscia”. Una palazzina con tetto a strisce rosse e bianche circensi dove ci diamo del tu come abbiamo sempre fatto. La scorciatoia per rovesciargli addosso domande su tv, politica e stroboscopiche mascalzonate che ha combinato nel tempo.
Riguardo alle accuse di vetero-sessismo legate alla presenza a “Striscia” delle Veline, ribatte: “Finché ci sono totani che abboccano, questa provocazione è attuale”. Dell’amministratore delegato di Mediaset Pier Silvio Berlusconi, dice: “Siamo su posizioni completamente opposte”, perché “c’è una differenza sostanziale tra ciò che teorizza e quello che manda in onda. Quando ci parli assieme dice che vuole una televisione non caciarona, diciamo un po’ modello Toffanin. Poi guardi lo schermo e trovi dell’altro. Ma non è questo il peggio. Il peggio è che invece di spassarsela, di combinare casini da milionario qual è in quanto figlio di Silvio, resta qui, nella ridente Cologno Monzese, a lavorare una quantità assurda di ore. Glielo dico sempre: divertiti, Piersilvio, goditela, strafogati. Non spendere le tue energie a fare il padre di tuo padre”.
Sul fronte politico, rispondendo a una domanda sul caso Morisi (“Ha inferto un colpo letale all’epica machista e giustizialista di Matteo Salvini?), Ricci risponde: “Sarebbe bello. Di pancia verrebbe da rispondere sì. In realtà poi tutto passa e si dimentica. Certo l’insieme di omosessualità, droga ed escort rom è stato un triplete pazzesco. “La Lega ce l’ha duro”. Sì, ma come e per farne che. Impossibile pretendere che non si infierisca”.
Di Giuseppe Conte, il padre di “Striscia” dice tra le altre cose: “E’ uno che si piace molto, troppo. Sessualmente è un auto-piacione. Parla come Dudù, la macchietta napoletana del Gagà”. Mentre riguardo a Giorgia Meloni, all’inchiesta di Fanpage e agli scontri di Roma afferma: “Attaccano Giorgia Meloni dicendo che lei e il suo partito sono un ammasso di fascisti. E allora? L’Italia è un paese profondamente fascista in tantissime sue manifestazioni”.