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Home » Ambiente

WWF, il primo Climate Wall per “metterci la faccia” contro la crisi climatica

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Contro la crisi climatica bisogna metterci la faccia. Questo il grido del WWF, che in vista della Youth COP a Milano, fino ai negoziati ONU della COP26 di Glasgow, invita le persone di ogni età e da ogni parte del mondo a diventare il tassello del primo grande Climate Wall: uno schermo in cui vengono mostrati i terribili effetti della crisi climatica e che lancia un appello a mobilitarsi per il clima. Non si tratta, infatti, di uno schermo qualunque: i pixel che compongono le immagini sono i selfie di tutti coloro che vorranno metterci letteralmente la faccia e fare sentire la propria voce ai governi, affinché agiscano con urgenza per accelerare l’uscita dai combustibili fossili a livello nazionale, europeo e globale e per azzerare le emissioni di CO2 ben prima del 2050.

Il 28 settembre, proprio nel giorno in cui a Milano inizia la “Youth4Climate: Driving Ambition”, il Climate Wall del WWF arriverà nella stazione Centrale sull’iconico jumbo led in Galleria dei Mosaici, dove quelle immagini su come il cambiamento climatico stia impattando sulle nostre vite, saranno sotto gli occhi di tutti. Grazie al Climate Wall anche chi non sarà fisicamente a Milano potrà partecipare alla Youth COP e mandare il proprio messaggio per il clima: l’emergenza climatica è oggi, nessuno è al sicuro e serve una vera transizione energetica. Le istituzioni devono diventare protagoniste nella lotta al cambiamento climatico.

Per diventare un tassello del Climate Wall, basta scaricare la App Climate Wall disponibile per Android e per IOS e inviare il proprio selfie. Facendolo si entrerà in tempo reale all’interno della big picture presente sul sito WWF wwf.it/climatewall e allo stesso tempo nella comunità di tutti coloro che pretendono un cambiamento reale e chiedono alle istituzioni di essere ascoltati. Ognuno potrà poi condividere le sue richieste attraverso i propri canali social usando l’hashtag #Climatewall.

L’iniziativa del Climate Wall è all’interno della nuova campagna WWF GenerAzione Clima, che parla con il linguaggio della generazione Z, i nati dopo il 2000. Per ridurre i terribili impatti del cambiamento climatico e garantire ai giovani un futuro, i leader e le istituzioni devono imparare a rappresentarli, parlando anche il loro linguaggio. È da “Normie”, per esempio, continuare ad utilizzare i combustibili fossili: si usa questo termine, infatti, per descrivere chi segue la massa e non si interessa di nulla, nemmeno della salute del pianeta in cui vive. La campagna GenerAzione Clima si sviluppa soprattutto sui canali Instagram e Tik Tok, quelli più usati dalla generazione Z, ma su tutti i canali WWF anche i più grandi potranno scoprire i contenuti della campagna e, grazie a un glossario, imparare il linguaggio del futuro e ridurre le distanze con chi un giorno erediterà questo pianeta.

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