Ecologisti solo a parole? Come votano gli eurodeputati italiani sulle questioni ambientali
Voto eurodeputati ambiente | L’Europa si batte per la protezione dell’ambiente a la lotta ai cambiamenti climatici. Ma è davvero così? Cosa fa in concreto il Parlamento europeo per dar seguito agli accorati appelli di Greta Thunberg e di quanti chiedono una risposta netta e urgente alle questioni ambientali.
Spesso però, evidenzia il WWF in un suo report sui voti dell’Europarlamento in tema ambientale, i buoni propositi si scontrano con altri interessi e diventa difficile prendere posizione netta.
Basandosi sui verbali dei voti, il Wwf ha stilato un report del comportamento dei singoli deputati su tre ambiti principali: Energia e Clima, Ambiente marino e Biodiversità.
“I voti che abbiamo selezionato sono relativi a momenti politicamente significativi in cui i deputati hanno avuto l’opportunità di fare una differenza decisiva per l’ambiente e il clima. Spesso il Wwf era anche in contatto con gli europarlamentari prima del loro voto per condividere le sue raccomandazioni e le opinioni dei suoi esperti”, dice il WWF.
Voto eurodeputati ambiente: il clima
Per quanto riguarda il clima, Forza Italia e Pd hanno votato nell’80 per cento dei casi in maniera positiva al supporto finanziario di progetti sull’ambiente.
Ma quando si è trattato di votare sulle risorse finanziarie da destinare alla realizzazione degli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima, hanno votato a favore solo M5s e Sinistra Italiana.
Alla votazione sulla cancellazione dei sussidi europei ai combustibili fossili hanno votato contro Pd, FI, Lega, Articolo Uno, Conservatori e Riformisti, UdC, SVP, Alternativa Popolare e Fratelli d’Italia.
WWF ha poi analizzato il comportamento degli eurodeputati in tema di riduzione della pesca di novellame (l’ipotesi era quella di ridurre la pesca di quei pesci piccoli prima che diventino adulti), hanno votato contro Forza Italia, Lega, Pd e M5s. Questa posizione era stata giustificata dicendo che erano a favore della tutela del settore ittico italiano.
Per quanto riguarda poi la votazione sui produttori di plastica da considerare finanziariamente responsabili dei costi di risanamento dell’inquinamento da plastica, hanno votato a favore Pd e M5s (rispettivamente 84,6% e 93,3%) ma si sono opposti Lega (83,3% dei voti espressi) e Forza Italia (81,8%).
“Un ampio fronte si è dimostrato favorevole a che l’Europa mantenga le leggi di protezione della natura esistenti e faccia addirittura di più”. Ma quando si è passati ad esprimere i propri voti per sostenere uno strumento di finanziamento per la gestione delle aree naturali protette in Europa, hanno votato a favore solo M5S e Sinistra Italiana.