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Home » Ambiente

Un volo nello spazio di Bezos inquina come 1 miliardo di poveri in tutta la vita

Immagine di copertina
Il fondatore di Amazon Jeff Bezos. Credit: Blue Origin

Un volo nello spazio di Bezos inquina come 1 miliardo di poveri in tutta la vita

Un volo nello spazio di Jeff Bezos, Richard Branson o Elon Musk inquina quanto 1 miliardo di poveri in tutta la vita: lo denuncia Oxfam, confederazione internazionale di organizzazioni non profit che si dedicano alla riduzione della povertà globale, in occasione della Cop26.

Secondo lo studio della ong Oxfam, realizzato in collaborazione con l’Institute for European Environmental Policy allo Stockholm Environment Institute, un singolo volo di una delle compagnie spaziali fondate dai tre super ricchi, dalla Blue Origin del fondatore di Amazon alla SpaceX di Musk sino alla Virgin Group di Branson, inquina più di quanto faccia 1 miliardo di persone povere in tutto il mondo nel corso della loro vita.

Nel dettaglio, secondo lo studio ogni singolo volo spaziale della durata di appena 11 minuti contribuisce all’emissione di 75 tonnellate di CO2, mentre il miliardo di persone più povere del pianeta emette meno di una tonnellata di CO2 l’anno.

Secondo la ricerca, inoltre, nel 2030 le emissioni di anidride carbonica dell’1% più ricco dell’umanità saranno 30 volte superiori al mantenimento del riscaldamento globale sotto la soglia dei 1,5°. Questo significa che, per rispettare gli accordi di Parigi, l’1% della popolazione più ricca del pianeta, pari a circa 80 milioni di abitanti, dovrebbe ridurre le proprie emissioni del 97%.

Per questo motivo, secondo Oxfam, i governi dovrebbero limitare jet privati, megayacht e, appunto, space shuttle. “Viviamo in un mondo in cui una ristrettissima élite sembra avere il permesso di inquinare senza limiti, alimentando condizioni ed eventi metereologici sempre più estremi e imprevedibili” dichiara Nafkote Dabi, responsabile delle politiche climatiche di Oxfam.

“Le emissioni del 10% più ricco, da sole, potrebbero spingerci verso un punto di non ritorno. E a pagarne il prezzo più alto, ancora una volta, saranno le persone più povere e vulnerabili del pianeta”.

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