Il video del crollo di una parte del ghiacciaio argentino Perito Moreno
L'evento non è causato dal riscaldamento globale, ma dall'avanzamento naturale del ghiacciaio verso la sponda del fiume
Il ghiacciaio Perito Moreno si trova nel parco nazionale Los Glaciares, situato nella parte sud-occidentale della provincia di Santa Cruz, in Argentina.
Migliaia di turisti ogni anno si recano sul posto per vedere il ghiacciaio che si estende per 30 chilometri di lunghezza, grazie anche allo spettacolare ponte di ghiaccio che si è creato, a causa dell’erosione dell’acqua, tra il fronte del ghiacciaio e la sponda del fiume stesso.
La particolarità del Perito Moreno è che si tratta di un ghiacciaio in movimento, e avanza verso l’altra sponda del lago Argentino, dove si trova una piccola penisola chiamata Penisola de Magallanes.
Il ponte di ghiaccio tra il fronte del ghiacciaio e la Penisola de Magallanes crolla ogni 2-4 anni, a causa della pressione dei ghiacci in avanzamento, anche se il ciclo di rottura non è regolare e può ricorrere a frequenze diverse, che variano da due volte l’anno fino ad anche meno di una volta per decennio.
Per questo motivo l’evento è raro e attesissimo. L’ultimo crollo è avvenuto tra sabato 10 e domenica 11 marzo 2018.
La rottura del ponte di ghiaccio è stata documentata nel dettaglio dall’istituto Parques Naturales de Argentina, che ha poi diffuso le immagini e i video dell’impressionante crollo del ghiacciaio.
Ecco i video della rottura del ponte di ghiaccio del ghiacciaio Perito Moreno condivisi dall’account Twitter Parques Nacionales:
La Naturaleza, absoluta.
Ruptura del #GlaciarPeritoMoreno
Ahora, en el Parque Nacional #LosGlaciares pic.twitter.com/gYfiTUug77— Parques Nacionales (@ParquesOficial) 10 marzo 2018
Mañana de domingo en el Parque Nacional #LosGlaciares Así despertó hoy el gigante helado, listo para continuar su proceso de ruptura😉
Imágenes del guardaparque Germán Solveira desde la Cara Norte del #GlaciarPeritoMoreno frente al Canal de los Témpanos ❄ pic.twitter.com/02HqqKk5YV— Parques Nacionales (@ParquesOficial) 11 marzo 2018