Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:01
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Ambiente

Una petroliera ha preso fuoco nel Mar Cinese meridionale, si teme l’esplosione

Immagine di copertina
Credit: Xinhua/Dhf/Afp

L'incendio si è sviluppato in seguito allo scontro con un mercantile. La nave cisterna trasportava petrolio condensato, ancora più dannoso per l'ambiente del petrolio greggio.

Una nave-cisterna si è incendiata dopo essersi scontrata con una nave mercantile nel Mar Cinese orientale. La nave perde petrolio da due giorni.

Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

Funzionari cinesi hanno dichiarato ai media statali che l’imbarcazione è in pericolo di esplodere e affondare.

I soccorritori che tentano di raggiungere il sito sono stati respinti da nubi tossiche.

L’equipaggio, formato da 30 iraniani e due bengalesi, è ancora disperso, nonostante gli sforzi del soccorso internazionale.

La nave Sanchi, battente bandiera panamense, stava trasportando il suo carico di petrolio dall’Iran alla Corea del Sud quando si è scontrato con il mercantile CF Crystal di Hong Kong, che trasportava grano proveniente dagli Stati Uniti.

L’incidente è avvenuto nel Mar Cinese orientale, a circa 260 km a largo della costa di Shanghai.

La causa esatta della collisione non è ancora nota.

La nave Sanchi, gestita dal principale operatore petrolifero iraniano, ha a bordo 136.000 tonnellate di condensato, petrolio greggio ultra leggero.

Il Sanchi trasporta inoltre carburante pesante e tossico.

Il condensato è molto diverso dal greggio nero. Si trova sottoforma di gas all’interno di serbatoi di petrolio ad alta pressione.

È altamente tossico, a bassa densità e notevolmente più esplosivo rispetto al normale petrolio greggio.

Per l’ambiente è potenzialmente più dannoso del greggio pesante, ed è più probabile che si disperda o si mischi con l’acqua. È inoltre più difficile da contenere e da rilevare poiché non ha odore.

La Cina ha inviato diverse navi per effettuare operazioni di ricerca e soccorso, mentre la Corea del Sud ha aiutato con una nave da guardia costiera e un elicottero. Anche la marina statunitense partecipa alle operazioni di salvataggio.

Ti potrebbe interessare
Ambiente / Scoperto per caso grazie all’IA un nuovo materiale per il riuso della CO2
Ambiente / L’allarme dell’Onu contro i cambiamenti climatici: “Il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato”
Ambiente / Il fisico Nicola Conenna a TPI: “La strategia del Governo Meloni sull’idrogeno arriva in ritardo ed è insufficiente”
Ti potrebbe interessare
Ambiente / Scoperto per caso grazie all’IA un nuovo materiale per il riuso della CO2
Ambiente / L’allarme dell’Onu contro i cambiamenti climatici: “Il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato”
Ambiente / Il fisico Nicola Conenna a TPI: “La strategia del Governo Meloni sull’idrogeno arriva in ritardo ed è insufficiente”
Ambiente / La lunga marcia dell’idrogeno verde nell’Unione europea
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ambiente / Clima senza pace: Ricchi VS Poveri
Ambiente / Chicco Testa a TPI: “Contro i gas serra la soluzione è tornare al nucleare”
Ambiente / E le scorie che fine fanno?
Ambiente / Quei reattori Made in Italy
Ambiente / Il prof. Di Castelnuovo a TPI: “Il nucleare? Costi enormi e i tempi sono troppo lunghi: ecco perché dico no”