Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Ambiente

La Svizzera dice No alle corna delle mucche con un referendum: da oggi verranno tagliate | VIDEO

Immagine di copertina
Una mucca nella verde Svizzera

Respinta la proposta avanzata da movimenti animalisti e ambientalisti di lasciare le corna all'animale simbolo del paese

La tutela delle corna delle vacche non sarà garantita dalla Costituzione svizzera. Nel referendum del 25 novembre 2018 la bocciatura è stata netta: 55 a 45 contro le corna delle mucche.

Il referendum

Qual era il fulcro del referendum? La possibilità di dare incentivi economici ai contadini che avessero deciso di lasciare le corna ai bovini e alle capre dei loro allevamenti.

L’iniziativa si chiama “Per la dignità degli animali da reddito agricolo (Iniziativa per le vacche con le corna)” ed è stata promossa dal gruppo “Hornkuh” di Armin Capaul, un contadino della zona di Berna che gestisce una piccola azienda agricola.

Gli elettori elvetici hanno bocciato l’iniziativa popolare e le vacche resteranno scornate.

Pubblicità vs realtà

Sui depliant turistici e sulle confezioni di cioccolato, fra montagne innevate e verdi pascoli, le vacche sono ritratte sempre con le loro corna.

Ma nella realtà la stragrande maggioranza dei bovini viene privata di queste appendici, per evitare che si facciano male fra loro nelle stalle o feriscano gli allevatori.

Secondo i promotori del referendum, la decornazione è un intervento molto doloroso per gli animali, oltre a privarli di una parte del corpo che serve per comunicare e svolgere molte altre funzioni. Oggi solo il 10 per cento di vacche e capre possiede ancora le corna.

La vittoria degli allevatori 

Sia il Parlamento che il governo avevano raccomandato i cittadini di votare contro.

Si legge sul sito del governo che l’iniziativa era, secondo loro, più dannosa che utile per il benessere degli animali: «un contributo per gli animali con le corna potrebbe comportare l’aumento della costruzione di stalle in cui gli animali sono legati; infatti in questo modo la detenzione degli animali con le corna è più semplice. Inoltre le corna aumentano il rischio di lesioni».

Ti potrebbe interessare
Ambiente / Scoperto per caso grazie all’IA un nuovo materiale per il riuso della CO2
Ambiente / L’allarme dell’Onu contro i cambiamenti climatici: “Il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato”
Ambiente / Il fisico Nicola Conenna a TPI: “La strategia del Governo Meloni sull’idrogeno arriva in ritardo ed è insufficiente”
Ti potrebbe interessare
Ambiente / Scoperto per caso grazie all’IA un nuovo materiale per il riuso della CO2
Ambiente / L’allarme dell’Onu contro i cambiamenti climatici: “Il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato”
Ambiente / Il fisico Nicola Conenna a TPI: “La strategia del Governo Meloni sull’idrogeno arriva in ritardo ed è insufficiente”
Ambiente / La lunga marcia dell’idrogeno verde nell’Unione europea
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ambiente / Clima senza pace: Ricchi VS Poveri
Ambiente / Chicco Testa a TPI: “Contro i gas serra la soluzione è tornare al nucleare”
Ambiente / E le scorie che fine fanno?
Ambiente / Quei reattori Made in Italy
Ambiente / Il prof. Di Castelnuovo a TPI: “Il nucleare? Costi enormi e i tempi sono troppo lunghi: ecco perché dico no”