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Home » Ambiente

Trecento coccodrilli sono stati uccisi per vendicare la morte di un uomo | VIDEO

Immagine di copertina
I coccodrilli uccisi dalla furia umana

Quasi trecento coccodrilli sono stati massacrati a colpi di coltello, vanghe, martelli e mazze per vendicare la morte di un uomo, ucciso nelle ore precedenti proprio da uno dei rettili.

Il tragico episodio si è verificato in una riserva-allevamento nel distretto di Sorong, nella Papua occidentale. Il tutto è stato ripreso da telefonini e macchine fotografiche. Foto e video che sono stati poi diffusi dai media indonesiani ma non solo.

La furia degli abitanti del villaggio più vicino alla riserva è scattata subito dopo la diffusione della notizia della morte del compaesano, un 48enne che a quanto pare era entrato nello spazio della farm per raccogliere fasci d’erba per nutrire i propri animali.

Molto probabilmente l’uomo, intento nella raccolta, non si è accorto di essere stato puntato da uno dei coccodrilli che lo ha attaccato e sopraffatto.

“Un inserviente ha sentito qualcuno gridare e chiedere aiuto – ha spiegato il responsabile dell’agenzia nazionale indonesiana per la conservazione delle risorse naturali, Basar Manullag -. Subito accorso, ha visto il coccodrillo che si avventava sull’uomo”.

Una notizia terribile che quando è stata diffusa ha scatenato l’ira degli abitanti del vicino villaggio che hanno quindi deciso di farsi giustizia e di vendicarne la morte.

Una mattanza, a cui hanno assistito anche diversi bambini, che la polizia ha spiegato di non essere riuscita a fermare.

Manullang ha poi spiegato che l’area protetta era stata creata nel 2013 con l’obiettivo di allevare i coccodrilli di acqua salata e della Nuova Guinea, due specie sotto protezione.

Permessi avuti ad una condizione: che la riserva non creasse disturbo alla comunità locale. “Per questo i responsabili devono fare in modo che questo non accada più, prendendo tutte le necessarie precauzioni per tutelare le aree circostanti”.

Il funzionario ha poi precisato che “i coccodrilli sono creature di Dio e anche loro devono essere protetti”.

La polizia ha comunque avviato le indagini del caso per capire l’esatta dinamica di quanto accaduto ed eventualmente perseguire i responsabili.

L’uccisione di animali di una specie protetta è punita in Indonesia con sanzioni pecuniarie e in alcuni casi con pene detentive.

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