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Home » Ambiente

La valle dei tumori tra Agrigento e Caltanissetta: dopo l’articolo di TPI la Regione Sicilia chiede aiuto al Ministero dell’Ambiente

Immagine di copertina
Credit: Alan David Scifo

L'assessore all'Energia Pierobon ha incontrato il ministro dell'Ambiente Costa per chiedergli fondi per la bonifica da amianto

Sicilia, la valle dei tumori: dopo l’articolo di TPI la Regione allerta il Governo

Dopo il caso sollevato da TPI sulla “valle radioattiva” tra Agrigento e Caltanissetta, dove i tumori sono il 40 per cento in più della media, la Regione Sicilia si è attivata chiedendo aiuto al Governo.

L’assessore siciliano all’Energia, Alberto Pierobon, ha incontrato il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, a cui ha domandato di accedere alla contabilità speciale per trovare i soldi necessari alla bonifica dell’ex fabbrica Montecatini, poi Montedison, chiusa da ormai trent’anni. L’area, 30mila metri quadrati, è oggi un immenso colosso di ferro e amianto, che si estende per centinaia di metri lungo la Ss 189.

L’assessore ha inoltre annunciato che invierà una diffida per mancata bonifica al Comune di Casteltermini, in provincia di Agrigento, e una denuncia alla Procura per accertare eventuali responsabilità.

L’inquinamento ambientale potrebbe essere all’origine degli elevati casi di tumori che da anni si registrano nella zona. I problemi si estendono anche all’area delle miniere nell’area del Vallone, in provincia di Caltanissetta, dove i casi di cancro sono del 43 per cento superiori alle stime.

Come raccontato nel reportage di Alan David Scifo su TPI, un gruppo di giovani ha costituto il comitato “Basta tumori” e ha scoperto che nei pressi dell’ex fabbrica e delle miniere la radioattività supera il limite di 0,790 microsiviert, rientrando nella cosiddetta soglia di attenzione, la penultima prima dell’allarme, una soglia superiore ai normali tassi di radioattività in natura.

In questi territori, ormai abbandonati, potrebbero essere presenti rifiuti di diverso genere. Mentre alcuni sono evidenti, come l’amianto, plastica e altro ancora, altri potrebbero essere stati interrati negli anni.

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