Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Ambiente

La valle radioattiva tra Agrigento e Caltanissetta, dove i tumori sono il 40% in più della media

Immagine di copertina
Un rilevatore rilevatore geiger. Credit: Alan David Scifo

Nel sud della Sicilia c'è una zona che da anni registra un numero allarmante di morti per cancro. Un gruppo di giovani sta cercando di indagare sul fenomeno con l'aiuto di un rilevatore geiger

Sicilia, la valle radioattiva dove i tumori superano del 40% la media

Mascherina contro l’amianto e rilevatore geiger per conoscere la radioattività dei luoghi e dare una spiegazione alle troppe morti dovute ai tumori. I ragazzi di Campofranco, piccolo centro in provincia di Caltanissetta, non stanno a guardare i compaesani, alcuni giovanissimi, che sono stati uccisi dalla malattia il cui nome è diventato ormai un tabù nel paese.

Nell’area del Vallone, come viene chiamata la zona che comprende i paesi che appartenevano all’area delle miniere (Campofranco, Milena, Sutera, Mussomeli), i dati dell’ultimo rapporto del registro tumori della provincia di Caltanissetta sono impietosi: in totale i casi di cancro sono del 43 per cento superiori alle stime. Il dato sale in maniera vertiginosa nei luoghi della morte se si considerano i tumori ematologici (108 per cento in più rispetto alle stime) e quelli al polmone (+69 per cento).

Eppure nei piccoli paesi, che già devono fare i conti con una emigrazione che sta portando allo svuotamento del territorio, non ci sono industrie, fabbriche o altri elementi inquinanti. In quelle terre rimangono i mostri del passato: su tutte l’ex fabbrica Montecatini, poi Montedison, oggi immenso colosso abbandonato di ferro e amianto. Centinaia di metri di un immobile che si estende lungo la Ss 189, dove sorge una delle più grande miniere di zolfo della Sicilia, quella di Casteltermini.

Sicilia valle radioattiva
Credit: Alan David Scifo

Sicilia, la valle radioattiva dei tumori: l’ecomostro di Campofranco

Proprio da questo “ecomostro” sono partiti i giovani di Campofranco, che hanno costituto il comitato Basta tumori per indagare con il loro rilevatore geiger sugli strani casi di tumore dell’area del Vallone. Oltre all’amianto infatti, secondo i ragazzi, in quelle zone si nasconde altro: a dare conferma sono le prime rilevazioni, effettuate all’interno di una delle più grandi opere industriali costruite negli anni Sessanta per la lavorazione dei sali potassici e dismessa in maniera poco trasparente negli anni Novanta.

In alcune zone degli immensi capannoni infatti, la radioattività supera il limite di 0,790 microsiviert, rientrando nella cosiddetta soglia di attenzione, la penultima prima dell’allarme, una soglia superiore ai normali tassi di radioattività in natura.

“Nel secondo padiglione del capannone la soglia di radioattività è elevata, siamo in una zona a rischio”, spiega Paolo Di Gesù, membro del comitato Basta tumori. “La nostra ipotesi è stata confermata: in queste zone c’è una radioattività fuori dal normale. Questa è una situazione che non possiamo accettare”.

Con lui altri giovani ragazzi, per un movimento che adesso sta interessando anche gli altri paesi. “Comprare il geiger non è stato difficile”, racconta Emanuele Quarta. “Con un banchetto in piazza abbiamo chiesto ai cittadini un’offerta libera per un argomento che riguarda tutti. È bastato poco: il tema sta a cuore a tutti e in due giorni abbiamo raccolto la somma necessaria per acquistare il rilevatore. Adesso ci chiamano anche da altri paesi per chiedere un’analisi dei territori nelle cittadine dove i tassi di tumore sono alti”.

Sicilia valle radioattiva
Credit: Alan David Scifo

Sicilia, la valle radioattiva dei tumori: le ex miniere tra amianto e rifiuti tossici

Tra queste c’è anche Racalmuto, dove, grazie al lavoro di un Meetup M5S che ha censito i siti minerari sull’isola, mettendo in evidenza i molti casi di tumore nei paesi che sorgono nei pressi delle miniere, il lavoro di indagine è diventato un’interrogazione, presentata dal Movimento 5 Stelle, che verrà discussa alla Commissione Ue a settembre con lo scopo di individuare risorse economiche per la bonifica.

Oltre alle fabbriche dismesse, il mistero dei tumori nei paesi delle province di Agrigento e Caltanissetta, riguarda infatti anche le miniere ormai chiuse, cave di sali potassici e zolfo, presenti in massa in Sicilia (761 i siti minerari, isola prima in Italia). In questi territori, ormai abbandonati, potrebbero essere presenti rifiuti di diverso genere. Mentre alcuni sono evidenti, come l’amianto, plastica e altro ancora, altri potrebbero essere stati interrati negli anni. Questo è il prossimo obiettivo dei giovani di Campofranco, che insieme ad altri cittadini dei paesi dell’area del Vallone e della provincia di Agrigento, metteranno in atto una grande manifestazione per accendere i riflettori sul caso.

Arrivano i Tumorial, i tutorial per sopravvivere al cancro. I protagonisti si raccontano a TPI
Tumore al seno in fase avanzata, un nuovo farmaco aumenta la sopravvivenza delle donne
Iss: “L’uso dei telefoni cellulari a lungo non aumenta il rischio di tumori”
Capodoglio trovato morto sulla spiaggia di Lascari (Sicilia): aveva chili di plastica nello stomaco
Ti potrebbe interessare
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Ambiente / Green Deal, la strategia europea per l’idrogeno verde
Ambiente / La perdita di biodiversità e le minacce per l’uomo: l’allarme lanciato dal Living Planet Report del WWF
Ti potrebbe interessare
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Ambiente / Green Deal, la strategia europea per l’idrogeno verde
Ambiente / La perdita di biodiversità e le minacce per l’uomo: l’allarme lanciato dal Living Planet Report del WWF
Ambiente / L’energia pulita è un diritto: ecco le proposte del Forum DD per un “welfare energetico locale”
Ambiente / Cop29 al via fra tante ombre e assenze illustri: Meloni c’è, ma continua a finanziare i fossili
Ambiente / Consumo responsabile: 5 consigli pratici alla portata di tutti
Ambiente / Ecomondo: come affrontare il rischio di povertà idrica e costruire nuovi modelli per le città del futuro
Ambiente / Più cooperazione per il Mediterraneo per affrontare il rischio di povertà idrica: l’agenda di AQP e Ambrosetti
Ambiente / Come ripensare le città di domani: Acquedotto Pugliese presenta il suo Water Safety Plan
Ambiente / Sostenibilità energetica: approcci moderni per la casa