Negli ultimi dieci anni è scomparso quasi un corallo su sei in tutto il mondo
Il 14 per cento di tutti i coralli del mondo è andato distrutto tra il 2009 e il 2018 a causa dei cambiamenti climatici, dell’eccessivo sfruttamento ittico, di un insostenibile sviluppo costiero e dell’inquinamento.
I dati emersi dal rapporto pubblicato dalla Global Coral Reef Monitoring Network sono impressionanti: in un decennio sono scomparsi quasi 11.700 chilometri quadrati di coralli. Una perdita catastrofica.
Pur coprendo solo l’uno per cento dei fondali oceanici, «le barriere coralline ospitano almeno un quarto di tutta la vita marina, offrendo al contempo un habitat cruciale e una fondamentale fonte di proteine» per gli animali.
Il disastro riguarda da vicino anche gli esseri umani: «Almeno un miliardo di persone in tutto il mondo» dipende infatti dai coralli in termini di pesca e protezione delle coste dalle tempeste e dall’erosione.
Il principale fattore responsabile della scomparsa delle barriere coralline riguarda l’aumento della temperatura superficiale del mare, che provoca lo sbiancamento dei coralli. La buona notizia risiede nella capacità delle barriere coralline di ricostituirsi, «se le condizioni ambientali lo consentono».