Cane sperduto in mezzo al mare a 200 km dalla costa: il miracoloso salvataggio che ha commosso i social
Gli operai che si trovavano sulla piattaforma petrolifera al largo delle coste di Bangkok (Thailandia) venerdì scorso, si sono trovati davanti agli occhi una scena decisamente inusuale. Completamente solo, un cane marrone nuotava faticosamente fra le onde, a 220 chilometri dalla costa. Come fosse arrivato lì, resta un mistero.
Uno degli operai che si trovava sulla piattaforma petrolifera, Vitisak Payalaw, ha raccontato a CNN la dinamica del salvataggio. Tutti gli uomini a bordo si sono mobilitati per aiutare l’animale in evidente difficoltà. “Abbiamo teso un palo verso di lui, perché ci si aggrappasse, ma le onde lo facevano scivolare di continuo. Temevo che se avesse lasciato la presa, sarebbe stato impossibile recuperarlo”.
I cani ci capiscono quando siamo tristi e se piangiamo ci consolano
Dopo vari tentativi, il gruppo di uomini è riuscito a recuperare il cane che, stremato, si è accasciato sull’imbarcazione. “I suoi occhi erano così tristi. Continuava semplicemente a guardare verso di noi, come per dirci ‘aiutatemi’. In quel momento, nessuno avrebbe potuto negare un aiuto a quell’animale”, ha continuato l’operaio.
Payalaw ha poi raccontato che il cane non riusciva a smettere di tremare, probabilmente per lo sforzo dovuto alle ore passate in mare aperto. L’equipe di uomini gli ha così dato da bere, lo ha lavato e lo ha avvolto in una coperta. Il cane è poi stato ribattezzato “Boonrod”.
Ricondotto sulla terraferma verso le 10 di lunedì mattina (orario locale), Boonrod è stato affidato a una clinica per animali nella provincia tailandese di Songkla, al confine con la Malesia.
Nell’attesa che il cane riacquisti le forze, Payalaw ha lanciato un annuncio sulla sua pagina Facebook: “Se i proprietari di Boonrod non si faranno avanti, lo adotterò io.”