Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 15:40
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Ambiente

Rifiuti italiani abbandonati in Polonia, la denuncia di Greenpeace

Immagine di copertina

In un ex distributore di benzina nel sud della Polonia sono stati trovati rifiuti provenienti dall'Italia

Rifiuti italiani abbandonati in Polonia, la denuncia di Greenpeace

Un centinaio di balle di rifiuti in plastica sono state abbandonate in un ex distributore di benzina in Polonia. Almeno 50 sarebbero italiane e proverrebbero dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani. A denunciare l’accaduto è l’unità investigativa di Greenpeace Italia, che ha verificato sul posto la presenza dei rifiuti a Gliwice, nel sud della Polonia.

A confermare della nazionalità dei rifiuti sarebbero le etichette di noti prodotti italiani, ancora ben visibili, secondo Greenpeace. “Le immagini non lasciano dubbi – dichiara l’associazione ambientalista – nelle balle di rifiuti plastici si vedono etichette di noti prodotti italiani e, almeno in una, l’etichettatura dell’impianto italiano della ditta Di Gennaro spa, centro di selezione (Css) operante anche nella filiera Corepla. Proprio la spedizione effettuata dall’azienda Di Gennaro spa, tramite l’intermediario (Agf Umbria), da oltre un anno è al centro di un contenzioso tra Polonia e Italia”.

Secondo le autorità polacche – spiega Greenpeace “si tratterebbe di un trasporto illegale di rifiuti”. Rifiuti che, invece, per l’autorità italiana “sono stati recuperati secondo la legge”, tanto che a dicembre 2018 in dossier polacco contenente la replica da parte dell’Italia, viene negato “che ci sia alcuna prova ufficiale che la spedizione è stata eseguita illegalmente e che i rifiuti siano stati scaricati al di fuori dell’impianto di recupero”.

Il sistema di smaltimento potrebbe però avere faglie: “Sulla carta – rileva Roberto Pennisi, Sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia – è previsto che chi produce un rifiuto debba anche avere comunicazione di come sia stato smaltito. E questo avviene sempre stando ai documenti. Ma un controllo di tutte queste fasi, non sempre c’è”.

Greenpeace, attraverso Giuseppe Ungherese, responsabile campagna Inquinamento di Greenpeace Italia, intanto dichiara che  “Ciò che abbiamo documentato in Polonia è inaccettabile e vanifica gli sforzi quotidiani di migliaia di cittadini nel separare e differenziare correttamente i rifiuti in plastica. Questo caso – prosegue – conferma ancora una volta che il sistema non riesce a gestire in modo appropriato l’enorme quantità di rifiuti in plastica. Riciclare non è la soluzione, è necessario ridurre subito la produzione a partire dalla frazione spesso di difficile riciclo, rappresentata dall’usa e getta”.

“Un controllo sul campo – rileva Ungherese – e non solo a livello di documenti, può rivelare dettagli importanti che potrebbe aiutare a risolvere questa disputa internazionale e recuperare, in modo corretto, rifiuti che oggi invece giacciono abbandonati nell’ambiente”.

Il mare italiano sta diventando un’enorme discarica di plastica: il 77% dei rifiuti è immondizia. E non c’è più pesce
Ti potrebbe interessare
Ambiente / Sostenibilità: come la scelta del materiale elettrico impatta sull’efficienza energetica
Ambiente / Il TPI Fest 2024 torna stasera con Giuseppe Conte e Francesco Boccia
Ambiente / Settore agroalimentare: l’importanza di esternalizzare la logistica
Ti potrebbe interessare
Ambiente / Sostenibilità: come la scelta del materiale elettrico impatta sull’efficienza energetica
Ambiente / Il TPI Fest 2024 torna stasera con Giuseppe Conte e Francesco Boccia
Ambiente / Settore agroalimentare: l’importanza di esternalizzare la logistica
Ambiente / La crisi delle falde: stiamo finendo l’acqua, anche sottoterra
Ambiente / Mar Rosso: un attacco degli Houthi provoca una chiazza di petrolio da oltre 200 chilometri
Ambiente / Il solare riaccende Trino
Ambiente / Il ruolo dei carburanti alternativi nella nautica: la conferenza allo Yacht Club de Monaco
Ambiente / Nasce il network italiano delle imprese nature positive
Ambiente / L’indice Sea Index per calcolare l’impatto ambientale dei superyacht adottato in 15 porti della Costa Azzurra
Ambiente / Giornata Mondiale dell’Ambiente: si firma a Roma un cruciale Accordo pre-elettorale europeo su clima e biodiversità