Dai regali al cenone, i consigli del Wwf per un Natale green
Manca davvero pochissimo a Natale. Le corse all’ultimo regalo sono già cominciate, così come le spese per il cenone della vigilia e per il pranzo del 25 dicembre. I gruppi su whatsapp dedicati al Capodanno già contano centinaia, anzi, migliaia di messaggi che verranno letti sotto le luci colorate dell’albero di Natale. Molti non sanno ancora cosa mangeranno durante le feste, qualcuno è ancora indeciso sul regalo da fare ai propri cari. Ma una cosa è certa: diventeremo dei super consumatori rispetto agli altri giorni dell’anno e i rifiuti aumenteranno in media del 30%. Soltanto i regali produrranno 75mila tonnellate tra carta e cartone. Plastiche monouso, nastri e coccarde, incarti, imballaggi di dolciumi, destinati spesso alla raccolta differenziata, provocheranno un aumento del volume dei rifiuti. Il risultato è un ulteriore aggravio per lo smaltimento da parte delle amministrazioni locali con inevitabili impatti sull’ambiente e sulla salute dei cittadini.
Il Wwf, perciò, ha creato il Decalbero di Natale con dieci spunti green per gli addobbi, la tavola, il cibo, i regali. Parte dall’8 dicembre fuori porta, per un viaggio a basso impatto, e prosegue con la scelta dell’albero di Natale. Vero o finto? Sarebbe meglio addobbare piante che già si possiedono, consigliano. Se proprio non si può rinunciare all’abete allora sarà meglio acquistarlo in un vivaio locale, controllando la provenienza e la presenza di un idoneo pane di terra con radici vitali. Dopo le feste va trasferito in un vaso più grande, posizionato in una zona fresca e umida del terrazzo o del giardino. Un’altra idea è un albero fai da te con materiale riciclato e addobbi in vetro, in legio o pasta di sale.
Al terzo punto ci sono le luminarie, meglio se a led, evitando quelle a incandescenza. Pur essendo più costose, consumano meno e durano di più. Oltre a far risparmiare di circa il 40%. Dopo le luminarie è il turno dei regali. Meglio spostarsi a piedi per lo shopping natalizio, oppure in bici o con i mezzi pubblici. Al momento dell’acquisto, il Wwf consiglia di controllare con attenzione le etichette dei vestiti e di scegliere certificazioni bio per i tessuti naturali. Stesso discorso per i giocattoli che devono essere sicuri e sostenibili.
Sarà possibile preparare un pranzo e un cenone sostenibili? Certo. Basta realizzarli con poca carne e ricchi di prodotti locali. Ci sono molti prodotti vegetariani che possono soddisfare i palati più esigenti. Il Wwf consiglia di evitare quei prodotti come il paté d’oca che provocano sofferenze negli animali così come l’agonia per le aragoste. È possibile, infatti, fare un pranzo più leggero per il mare: basta eliminare il pesce spada, i gamberi tropicali o il baccalà. Si possono provare, invece, pesci di stagione o meno conosciuti come le specie neglette che comprendono il sugarello, lo zerro, il tombarello, la triglia di scoglio. Cozze, vongole e ostriche vanno bene.
Al settimo punto il wwf mette in guardia dagli sprechi. Bisogna stare attenti a conservare quello che si acquista e a non buttare quello che avanza. Meglio evitare le pellicole e preferire contenitori riutilizzabili. Al supermercato i prodotti sfusi inquinano meno. Si vanno, infatti, a ridurre gli imballaggi. Nell’apparecchiare è consigliabile rinunciare alle stoviglie in plastica. Se ci sono molti ospiti meglio quelle in carta o in bioplastica compostabile.
Per tenere la casa pulita in vista delle feste – e tutti i giorni – è meglio utilizzare prodotti che non danneggiano il pianeta. Alcuni possono essere sostituiti con bicarbonato, aceto e limone. Per quei detersivi irrinunciabili, il Wwf consiglia il refill per ridurre la quantità degli imballaggi, rispettando sempre le dosi di utilizzo. Le piante, poi, possono dare un contributo per migliorare la qualità dell’aria delle stanze, oltre a dare un tocco di natura.
Al penultimo punto si ritrovano le luci, non solo dell’albero di Natale. È fondamentale infatti staccare i dispositivi elettrici e in standby (dai computer alle macchinette del caffè), e spegnere le luci quando ci si sposta da una stanza all’altra.
A chiudere il decalbero c’è la beauty routine. Anche questa ha il suo impatto in natura. Il Wwf consiglia di usare dischetti struccanti lavabili e riutilizzabili in cotone o in fibra di bambù, cosmetici ricaricabili con packaging riciclabile e prodotti quanto più possibile green per diminuire il nostro impatto ambientale. Anche ombretti, matite e creme non sono altre che minuscole microplastiche. Per i look più scintillanti, meglio usare questi prodotti con parsimonia. In commercio oggi esistono anche glitter biodegradabili che potrebbero essere un’ottima soluzione.