Carburante sostenibile per l’aviazione (SAF), nuove forme di energie, intermodalità: le proposte di policy per ridurre le emissioni del trasporto aereo
Rivoluzionare il settore dell’aviazione, trasformandolo da uno dei comparti più difficili da decarbonizzare a un modello di sostenibilità ambientale ed economica: questa la missione al centro del terzo Congresso annuale della Fondazione PACTA – Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo, tenutosi ieri, 28 novembre, a Roma. L’evento ha riunito figure chiave del settore, dalle compagnie aeree ai costruttori aerei, dai gestori e attori aeroportuali alle grandi società energetiche, davanti agli Enti regolatori e alle Istituzioni, in una piattaforma di dialogo e innovazione che punta a riscrivere le regole del trasporto aereo che tuteli la crescita del settore con l’obiettivo di una piena riconciliazione con l’ambiente.
Tra le proposte avanzate dalla Fondazione, emergono iniziative per spingere sull’adozione di SAF (Sustainable Aviation Fuels), biocarburanti fondamentali per tagliare le emissioni di CO2 senza sacrificare la crescita del traffico aereo. Questi biocarburanti – prodotti da oli di scarto, grassi animali e biomasse – possono ridurre fino all’80% le emissioni rispetto ai carburanti tradizionali ma, per un’adozione crescente, necessitano di un sostegno economico più ampio.
La Fondazione PACTA, promossa da Aeroporti di Roma, esempio virtuoso di best practice italiana recentemente presente anche alla COP29 di Baku, rappresenta un’alleanza unica tra 17 partner industriali, istituzionali e accademici. L’obiettivo comune: abbattere le emissioni di un comparto cosiddetto “hard-to-abate” (“difficile da abbattere”), che oggi pesa per il 2-3% sul totale globale, e raggiungere il traguardo Net Zero Emissions entro il 2050, posizionando l’Italia come leader nella transizione sostenibile del trasporto aereo.
PACTA ha inoltre sottolineato la necessità di supportare la ricerca sugli aeromobili di nuova generazione, elettrici, a idrogeno o ibridi, tecnologie che rivoluzioneranno i voli regionali e a medio raggio nelle prossime decadi. Parallelamente, sono state proposte misure per incentivare investimenti in energia verde, tra cui sistemi di stoccaggio elettrochimico e la filiera di idrogeno e biometano per un’integrazione nei sistemi aeroportuali e industriali.
Il Congresso ha acceso i riflettori anche sulla trasformazione degli scali aeroportuali in hub sostenibili: dalla decarbonizzazione delle flotte operative all’agevolazione degli interventi di efficienza energetica, passando per ottimizzazione del traffico aereo. Un focus strategico è stato dedicato inoltre all’intermodalità, con proposte per potenziare le infrastrutture ferroviarie che collegano gli aeroporti e sviluppare biglietti unici che integrino trasporto aereo e terrestre, migliorando la connettività e abbattendo le emissioni legate alla mobilità.
La Fondazione compenserà le emissioni di CO2 generate dagli spostamenti dei partecipanti al Congresso acquistando SAF per i voli ITA Airways, riducendo così le emissioni in egual misura.
“La decarbonizzazione dell’aviazione non è un’opzione, è una responsabilità collettiva, e la Fondazione PACTA dimostra ancora una volta che è possibile affrontarla con un approccio di sistema. La nostra realtà, che unisce aziende leader, istituzioni e mondo accademico, rappresenta infatti una partnership intersettoriale che, con pochi eguali al mondo, sta definendo, insieme, una roadmap concreta per il Net Zero. Tali proposte di policy non sono teoriche, ma rappresentano strumenti pratici pensati per supportare le istituzioni a colmare il divario tra le ambizioni e l’implementazione. L’obiettivo è accelerare una transizione sostenibile che non solo riduca le emissioni, ma garantisca la crescita economica e posizioni l’Italia come riferimento globale. Volare meno non è la soluzione e la sostenibilità non è un vincolo, bensì è la chiave per un futuro più giusto, in cui ambiente e progresso sono parte della stessa visione strategica” ha dichiarato Marco Troncone, Presidente Fondazione PACTA e Amministratore delegato di Aeroporti di Roma.
“I SAF costituiscono oggi l’unica vera alternativa percorribile per raggiungere un’effettiva decarbonizzazione secondo gli obiettivi del regolamento 2023/2405. Ha costi ancora superiori ai carburanti attuali, ma confidiamo che anche tramite politiche comuni della UE siano adottabili strumenti simili a quelli già assunti da altre nazioni per consentire una piena fruibilità di questi carburanti evitando così di compromettere il diritto alla mobilità dei cittadini” ha dichiarato l’On. Galeazzo Bignami, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
“È per me un onore e piacere, come Presidente Enac e Presidente del Comitato Istituzionale della Fondazione PACTA, aprire questo congresso da cui emerge, con forza, la necessità di un impegno comune a favore della decarbonizzazione con approccio pragmatico e non ideologico, tenuto, peraltro conto, che l’Europa ha una responsabilità del 6/7 % dell’inquinamento nel mondo ed il trasporto aereo di una quota assolutamente marginale. Ringrazio innanzitutto l’AD Marco Troncone per la relazione presentata e per l’impegno con cui sta contribuendo a far superare il pregiudizio ideologico nei confronti del settore, cosa ben evidente anche nella partecipazione alla COP29 di Baku, in cui ha dimostrato come il sistema Italia sappia lavorare coeso e come rappresenti una best practice a livello internazionale. Un ringraziamento particolare anche al Vice Ministro Bignami che segue con attenzione l’evoluzione delle policy ambientali condividendo il focus sulla sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica e sociale. Il percorso che stiamo facendo, grazie anche alla sintesi tra pubblico e privato rappresentata dall’Enac, ci permette di sviluppare collaborazioni utili con altri Paesi, anche emergenti, attraverso un approccio che ne garantisca anche una crescita economica e sostenibile”, ha aggiunto Pierluigi Di Palma, Presidente ENAC e Presidente Comitato Istituzionale Fondazione PACTA.
“La sostenibilità è uno dei pilastri fondamentali del piano industriale di ITA Airways, e la nostra missione è quella di essere una compagnia aerea efficiente, innovativa e pienamente orientata verso un futuro sostenibile – ha dichiarato Antonino Turicchi, Presidente di ITA Airways. “In questa direzione, fin dalla nostra nascita, abbiamo investito nello sviluppo della flotta, oggi la più giovane tra i vettori legacy d’Europa, con un’età media di 7 anni, 4,6 anni inferiore rispetto alla media europea dei network carrier e di 2,2 anni rispetto alle low cost. In questo percorso riconosciamo nel SAF un elemento essenziale per la decarbonizzazione dell’aviazione, ma riteniamo che esso non debba essere considerato solo una commodity bensì un vero e proprio investimento. Tale visione richiede un approccio sistemico e strutturato, in cui il settore pubblico, a livello nazionale ed europeo, impieghi risorse e strumenti adeguati a sostenere tutti gli attori che promuovono il concreto utilizzo del SAF. Da questo investimento dipende la capacità dell’aviazione di ridurre concretamente le emissioni di carbonio e di contribuire agli obiettivi climatici globali.”
Nel corso dei quattro panel della giornata sui temi Aeroporto Green, Intermodalità e Smart City, Energy e SAF sono intervenuti anche, nell’ordine: Diego Montemurri, Head of Marsh Advisory Italia; Marco Frey, Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese – Università Sant’Anna di Pisa; Alfonso Celotto, Presidente Aeroporti 2030; Davide Bassano, Direttore Sostenibilità – Gruppo SAVE; Marina Bottelli, Amministratore Delegato – Swissport Italia; Edoardo Croci, Direttore Sustainable Urban Regeneration Lab e Coordinatore Osservatorio Green Economy – Università Bocconi; Matteo Festuccia, Business Development Director Aviapartner; Katia Riva, Chief Sustainability & Transformation Officer Mundys; Barbara Melotti, Mobility Manager – Aeroporto di Bologna; Fabio Sgroi, Direttore Health & Safety – Italo; Valerio Moro Head of Airbus in Italy; Eleonora Agostinacchio, Responsabile Confindustria e Partecipazioni Associative, Affari Istituzionali – Enel; Fabrizio Penna, Capo Dipartimento Unità di Missione per il PNRR – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Mauro Rotelli, Presidente VIII Commissione Ambiente – Camera dei Deputati; David Chiaramonti, Full Professor Department of Energy (DENERG) – Politecnico di Torino; Felice Simonetti, Head of Sustainable B2B Coordination – ENI; Ivan Bassato, Chief Aviation Officer – Aeroporti di Roma; On. Laura Cavandoli, Componente dell’Intergruppo parlamentare Decarbonizzazione Trasporto aereo; Veronica Pamio, Direttore Generale – Fondazione PACTA e Senior Vice President for External Relations, Sustainability and Destination Management di Aeroporti di Roma; Andrea Bassanino, Senior Partner e Francesco Calvi Parisetti, Partner Italy Roland Berger.
La Fondazione PACTA, promossa da ADR con il patrocinio di ENAC, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e a cui aderiscono aziende e multinazionali tra cui ENI, ITA Airways, Aeroporto di Bologna, Airbus, Aviapartner, Enel, Gruppo SAVE, Mundys, Swissport, Aeroporti 2030, Aviation Services, Boeing, Italo, Marsh, Roland Berger e Snam, ha l’obiettivo, grazie all’attività di raccolta e diffusione di conoscenza scientifica sul tema della decarbonizzazione, di contribuire in maniera indipendente e trasparente al dibattito pubblico sui temi ambientali, favorendo il dialogo tra istituzioni, enti pubblici e privati, imprese e associazioni attive nel settore del trasporto aereo e della sostenibilità.
Vediamo i principali punti e le proposte che bisognerebbe attuare.
- Aeroporto Green: L’aeroporto diventa un nodo cruciale nella transizione verso la sostenibilità, con interventi mirati a ridurre le emissioni e migliorare l’efficienza operativa. Le policy della Fondazione PACTA puntano a supportare l’efficientamento energetico e infrastrutturale degli scali, l’innovazione nella gestione del traffico aereo e la decarbonizzazione dei mezzi operanti all’interno degli aeroporti. Sono incluse anche azioni per la creazione di un framework nazionale che promuova progetti di compensazione delle emissioni basati sulla natura e interventi di rinaturalizzazione e tutela della biodiversità. Questi interventi rafforzano il ruolo dell’aeroporto come hub sostenibile e resiliente per la mobilità del futuro.
- Intermodalità e Smart City: L’intermodalità è un elemento chiave per ridurre le emissioni legate agli spostamenti a terra e integrare il settore aereo nei sistemi di mobilità sostenibile. La Fondazione PACTA propone policy per migliorare la connettività tra aeroporti e reti di trasporto pubblico, incentivare partnership intermodali e promuovere soluzioni avanzate di mobilità urbana e regionale, come l’Urban Air Mobility. Inoltre, sono sostenute iniziative che integrano la mobilità dolce, come piste ciclabili e percorsi pedonali. Queste misure pongono gli aeroporti al centro di un sistema di mobilità intelligente e a basse emissioni.
- ENERGY: Le politiche energetiche sono fondamentali per supportare la transizione verso un’aviazione decarbonizzata. Le proposte della Fondazione PACTA includono l’incentivazione di investimenti in sistemi di accumulo energetico negli aeroporti e la produzione locale di energie rinnovabili, come biomasse, idrogeno e biogas, attraverso una maggiore permeabilità dei confini aeroportuali. L’obiettivo è creare infrastrutture energetiche resilienti che riducano le emissioni e garantiscano la sostenibilità operativa, rendendo il settore più autonomo e integrato con la transizione energetica globale.
- SAF e aeromobili innovativi: Il Sustainable Aviation Fuel (SAF) rappresenta la pietra angolare per il raggiungimento degli obiettivi Net Zero nel settore dell’aviazione. Oltre a garantire una significativa riduzione delle emissioni di CO2 lungo l’intero ciclo di vita, è essenziale promuoverne l’adozione diffusa attraverso un supporto normativo e finanziario mirato. Le policy della Fondazione PACTA promuovono un approccio integrato che include l’ampliamento della produzione di SAF, il sostegno economico alle aziende che riducono volontariamente le emissioni, l’inserimento del SAF tra i criteri per accedere a fondi di riconversione industriale, e l’utilizzo dei proventi delle quote ETS per finanziare la decarbonizzazione del settore.
Parallelamente, viene promossa la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative nell’ambito dei SAF sintetici, insieme a tecnologie per aeromobili di nuova generazione, alimentati da propulsioni a idrogeno, elettrica o ibridi, ideali per le brevi e medie distanze. Queste misure delineano un percorso concreto per una decarbonizzazione sostenibile e ambiziosa, in linea con gli obiettivi globali.