Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 06:00
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Home » Ambiente

Oltre 400 atleti olimpici chiedono al prossimo presidente del CIO di dare priorità alla lotta ai cambiamenti climatici

Immagine di copertina
Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 sotto la pioggia battente. Credit: JEANNE ACCORSINI/SIPA / AGF

"Non è più una minaccia lontana, ma un danno attuale e crescente per gli sport che amiamo", si legge nell'appello firmato anche dalla velista italiana Francesca Clapcich

Oltre 400 atleti olimpici, compresi 65 campioni medagliati, provenienti da 89 Paesi del mondo e impegnati in 51 diverse discipline hanno lanciato un appello al futuro presidente del Comitato Olimpico Internazionale (Cio), che sarà eletto la prossima settimana in Grecia, a dare la massima priorità alla lotta al cambiamento climatico, definendo il riscaldamento globale un “danno attuale e crescente per gli sport che amiamo”.

“Al Presidente entrante chiediamo che nei prossimi anni e per tutto il corso del suo mandato una questione venga prima di tutte: la cura del nostro Pianeta”, si legge nella lettera aperta, che vede tra i firmatari anche la velista italiana Francesca Clapcich; la nuotatrice Emma McKeon, l’olimpionica più decorata d’Australia, e Cyrille Tchatchet II, il sollevatore di pesi membro della squadra dei rifugiati alle Olimpiadi di Tokyo 2020 (tenute nel 2021). “L’aumento delle temperature e le condizioni meteorologiche estreme stanno già sconvolgendo i calendari delle competizioni, mettendo a rischio le sedi-simbolo e influendo sulla salute di atleti e tifosi”, continua l’appello. “Il caldo estremo sta sollevando reali preoccupazioni sulla possibilità che le Olimpiadi possano svolgersi in sicurezza negli anni futuri, mentre i Giochi invernali stanno diventando più difficili da organizzare, dato che le condizioni affidabili di neve e ghiaccio diminuiscono di anno in anno”.

I firmatari, tra cui figura anche la velista britannica Hannah Mills prima promotrice della lettera, citano in proposito il caso della città di Los Angeles, che ospiterà i Giochi del 2028, sconvolta quest’anno da una serie di “devastanti incendi boschivi”, definiti dagli atleti “un duro monito al perché sia ​​necessaria un’azione coraggiosa”. “Questa non è più una minaccia lontana, ma un danno attuale e crescente per gli sport che amiamo e per i Paesi che compongono la nostra famiglia olimpica”, si legge nell’appello, che elenca una serie di priorità per la prossima presidenza del Cio: “1. Rafforzare gli impegni per ridurre rapidamente le emissioni di anidride carbonica; 2. Promuovere pratiche sostenibili nelle città ospitanti i Giochi; 3. Definire uno standard per quanto riguarda le sponsorizzazioni altamente inquinanti; 4. Utilizzare la piattaforma del Cio per sostenere un’azione più ampia a tutela dell’ambiente”.

Gli atleti aderenti all’appello si rendono disponibili a impegnarsi in prima persona per aiutare il prossimo presidente del Comitato Olimpico Internazionale a perseguire questi obiettivi. “Saremmo grati per l’opportunità di incontrarti nella fase iniziale della tua presidenza per discutere di questi impegni per i prossimi anni”, conclude la lettera. “Mai come oggi sostenere il motto olimpico: Più veloce, più in alto, più forte – insieme’, è stato così essenziale. Ti chiediamo di guidare l’azione negli anni a venire, assicurandoti che i Giochi rimangano una fonte di unità e proteggendo al contempo il futuro dello sport”.

Sette candidati si contenderanno la carica di presidente del Cio per sostituire l’attuale numero uno Thomas Bach durante l’elezione prevista a Costa Navarino, in Grecia, il prossimo 20 marzo. Tra i favoriti figurano il presidente della World Athletics, Sebastian Coe; la pluricampionessa olimpica di nuoto e attuale ministra dello Sport dello Zimbabwe, Kirsty Coventry; e il vicepresidente del Cio, Juan Antonio Samaranch; a cui si aggiungono le candidature dei presidenti dell’Unione Ciclistica Internazionale, David Lappartient; della Federazione internazionale di ginnastica, Morinari Watanabe; e della Federazione internazionale sci e snowboard, Johan Eliasch; e quella del principe Feisal al-Hussein di Giordania, già membro del Consiglio esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale. L’impegno attuale del Cio in materia di lotta ai cambiamenti climatici mira a una riduzione del 50 per cento delle emissioni di anidride carbonica entro il 2030, compensando il 100 per cento delle esalazioni residue e incoraggiando tutte le parti interessate ad agire contro il riscaldamento globale.

Ti potrebbe interessare
Ambiente / Internet realmente sostenibile: il progetto italiano della fibra di Ehiweb
Ambiente / Temperature record nella prima parte del 2025: così rispettare gli Accordi di Parigi è sempre più difficile
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ti potrebbe interessare
Ambiente / Internet realmente sostenibile: il progetto italiano della fibra di Ehiweb
Ambiente / Temperature record nella prima parte del 2025: così rispettare gli Accordi di Parigi è sempre più difficile
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ambiente / Mundys si conferma leader nella sostenibilità: anche quest’anno raggiunto il massimo livello del rating di CDP
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ambiente / Crisi climatica: oltre 100 bambini sotto i 5 anni muoiono ogni giorno in Asia Orientale e nel Pacifico per cause legate all’inquinamento
Ambiente / La svolta trumpiana di Jeff Bezos continua: stop ai finanziamenti all’organizzazione per il Clima
Ambiente / Idroelettrico una priorità per lo Stato italiano e per territori
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ambiente / L’allarme dell’osservatorio europeo Copernicus: “Gennaio 2025 è stato il mese più caldo mai registrato a livello globale”