Nuovo mag-book per ReWriters: Silvia Peppoloni, la massima esperta mondiale di Geoetica, raduna 13 contributors stellari per riscrivere le regole del Pianeta
Esce oggi il nuovo volume edito dal Movimento Culturale ReWriters, fondato dalla giornalista e scrittrice Eugenia Romanelli, dopo 90 minuti di diretta con pezzi da novanta, andata in streaming ieri sera (guardala qui): la curatrice Silvia Peppoloni, infatti, Presidente della International Association for Promoting Geoethics, ricercatrice all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, con oltre 20 anni di esperienza nella ricerca multidisciplinare delle geoscienze, impegnata sugli aspetti educativi e di divulgazione delle scienze della Terra, ha riunito grandi firme di donne e di uomini impegnati nell’operazione di riscrittura del rapporto dell’essere umano con il pianeta, con l’obiettivo di trasformare il nostro atteggiamento di predatori nel suo opposto valoriale: custodi della terra.
Vulcanologi, accademici, giornalisti, ambientalisti, fotografi, filosofi, psicologi, geologi, guide turistiche, divulgatori, influencer, scienziati sono riuniti in questo mag-book (metà magazine e metà libro), ognuno da un diverso punto di vista, per tessere una contro-narrazione del presente, uno storytelling creativo e costruttivo per orientare le nuove generazione nello sviluppo di buone, nuove pratiche.
Una pubblicazione densa sia in termini emozionali che scientifici, un ottimo compromesso per parlare a tutt*, con un linguaggio divulgativo, senza però perdere spessore e profondità sul piano dell’informazione. “Un mag-book che, con le sue proposte e i suoi racconti – spiega Peppoloni – inaugura una nuova visione del modo di stare al mondo: responsabile, sostenibile, amorevole”.
Il concept grafico di Ilaria Cazzola accompagna la lettura con grazia ma anche irriverenza, così come la copertina, dello street artist Ivan, il poeta di strada più importante del mondo, ci trasporta dentro un groviglio di parole che rappresentano una lettera d’amore al nostro pianeta (l’opera, donata all’Associazione Culturale ReWriters, è in vendita qui.
Tra i nomi che firmano i contributi, spiccano quelli di Luisella Battaglia, fondatrice e Presidente dell’Istituto Italiano di Bioetica, Giusy Mantione, psicoterapeuta cognitivo-evoluzionista, Franco Foresta Martin, divulgatore scientifico del Corriere della Sera, i Fridays For Future, movimento ambientalista, Stefania Schipani, ricercatrice e ufficio stampa dell’Istituto Nazionale di Statistica, Marco Buemi, agenzia Luz, Vanity Fair, L’Espresso, Dario Bevilacqua, funzionario del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Angelo Antolino, fotografo di National Geographic Italia, Vera Risi, guida turistica nazionale e co-direttrice di ReWriters, Marcello Di Paola, filosofo ambientale alla Loyola University of Chicago JFRC, Guido Giordano, prof. di Vulcanologia all’Università RomaTre, già Presidente dell’Associazione Italiana di Vulcanologia, e tanti altri.
“La percezione della Terra -dice Peppoloni – può stare tutta nell’emozione di un paesaggio, nella paura per il boato di un tuono o di un vulcano, nella freschezza di uno scroscio d’acqua, nell’amarezza per il degrado dell’ambiente e per l’indifferenza di chi dovrebbe garantirne la tutela. La Terra: si può semplicemente rimirarla, oppure viverla, o anche studiarla, esplorarla, parametrizzarla. Ma in ogni caso sarà sempre una ricerca, un viaggio fisico ma anche interiore. Come è stato ed è un viaggio questo mag-book, un sorprendente itinerario di conoscenza, tra il desiderio di preservare la Terra e l’ascolto delle emozioni che essa sa offrirci. Un filo rosso collega le narrazioni di 14 autori, che con linguaggi diversi, punti di vista personali e registri comunicativi cangianti raccontano ognuno la propria Terra. Alcuni riescono ad avvicinarla in un concetto scientifico, in un’analisi metodologica, altri la colgono in un’emozione o in un’esperienza di vita personale, chi in una speranza di cambiamento, chi in una memoria letteraria. Ma tutti in viaggio, alla ricerca di un orizzonte di senso e di valore per la propria vita e per il futuro di chi verrà dopo di noi. E attraverso la Terra e nella Terra, nelle emozioni che suscita e nei sentimenti che infonde, dentro le pieghe delle rocce, attraverso i suoni e i colori, in una storia o in un’immagine, ognuno ritrova l’autenticità della propria natura umana”.