Monte Bianco, rischio crollo per un enorme ghiacciaio di 250mila metri cubi
Monte Bianco, rischio crollo per un enorme ghiacciaio di 250mila metri cubi
Sul Monte Bianco è a rischio crollo un ghiacciaio di 250mila metri cubi. L’allarme riguarda una parte del ghiacciaio Planpincieux, sulle Grandes Jorasses, sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco. Il ghiacciaio si sta muovendo di 50-60 centimetri al giorno. A lanciare l’allarme sono state le strutture tecniche della Regione Valle d’Aosta e della Fondazione Montagna sicura.
Per arginare il pericolo, il comune di Courmayeur ha chiuso la strada comunale della Val Ferret.
Il ghiacciaio Planpincieux non è l’unico ad essere a rischio crollo. Gli esperti hanno lanciato l’allarme anche per il ghiacciaio del Lys, anche questo in Valle d’Aosta.
Per puntare i riflettori sull’emergenza ambientale e climatica, l’associazione Dislivelli e Cinemambiente hanno in programma di organizzare un requiem, un funerale del ghiacciaio Lys, sul massiccio del Monte Rosa, che sta piano piano scomparendo.
A provocare questi danni ambientali è l’innalzamento delle temperature. Il Wwf, nel suo rapporto “La crisi climatica nel Mediterraneo: alcuni dati”, sostiene che i ghiacciai sotto i 3.500 metri siano destinati a scomparire entro i prossimi 30 anni, o anche prima, se le temperature continueranno ad aumentare.
L’allarme interessa i ghiacci perenni delle Alpi orientali e centrali.
I dati sui ghiacciai italiani sono disastrosi: la superficie totale è passata dai 519 chilomeri quadrati del 1962 ai 609 chilometri del 1989 per arrivare agli attuali 368 chilometri quadrati.
Nel 1989 erano 1.381 i ghiacciai esistenti in Italia, oggi sono solo 903.
I più a rischio sono il ghiacciaio dei Forni, in Valtellina, che negli ultimi 30 anni ha subito una drastica riduzione, e il ghiacciaio del Calderone nel massiccio del Gran Sasso in Abruzzo, il ghiacciaio più meridionale d’Europa, che sta praticamente scomparendo, tanto da essere considerato “estinto”.
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