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Apocalisse di fuoco in Sardegna: centinaia di persone in fuga dagli incendi nell’Oristanese

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Apocalisse di fuoco in Sardegna: centinaia di persone in fuga dagli incendi nell’Oristanese

Oltre 400 persone sono in fuga dagli incendi in Sardegna, a causa del fuoco che assedia diversi paesi e villaggi turistici nell’Oristanese, dove almeno otto Canadair sono impegnati a domare le fiamme. Da oltre 24 ore, i Vigili del fuoco sono infatti impegnati a contenere un vasto incendio sviluppatosi tra Oristano, le zone del Montiferru e della Planargia di Cuglieri.

Le autorità sarde hanno mobilitato in totale 7.500 addetti e 21 mezzi aerei, compresi 8 Canadair e 13 elicotteri, per affrontare i roghi, che hanno costretto all’evacuazione centinaia di persone, tra cui molti anziani, soltanto a Scano Montiferro, dove le fiamme hanno circondato la periferia del borgo conosciuto per gli uliveti e i boschi secolari di lecci e querce.

L’enorme incendio che dalla serata di ieri, 24 luglio 2021, ha colpito ampie zone del circondario di Oristano, si è allargato ulteriormente nel corso della giornata odierna e minaccia l’area su due fronti: tra Monte Oe a Santu Lussurgiu e nella zona marittima di Tresnuraghes e Cuglieri.

Anche gli abitanti del borgo di Porto Alabe, nel comune di Tresnuraghes, sono stati costretti ad abbandonare le proprie case a causa dell’avanzare delle fiamme. Devastate inoltre ampie zone del Montiferru e della Planargia di Cuglieri, dove le strade che partono da Santu Lussurgiu sono bloccate e vi passano solo i mezzi di soccorso. Intanto resta elevata l’allerta incendi in Sardegna, non solo nell’Oristanese ma anche in parte del Nuorese e della Gallura.

L’appello della Sardegna a Draghi

La situazione è così grave che il presidente della Regione, Christian Solinas, si è rivolto direttamente al Governo chiedendo “un sostegno economico immediato per ristorare i danni e aiutare le comunità colpite a ripartire”. “Non è ancora possibile effettuare una stima dei danni causati dagli incendi ancora in corso nell’Oristanese, ma si tratta di un disastro senza precedenti: 10mila ettari di vegetazione distrutti, aziende e case bruciate, bestiame ucciso“, ha sottolineato Solinas.

“Scriverò al presidente Draghi per chiedere anche che una quota del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sia subito destinata alla Regione per un grande progetto di riforestazione, che rimargini queste terribili ferite”, ha dichiarato il presidente della Regione.

Solidarietà alle comunità locali colpite in Sardegna dall’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, il cui presidente Marco Bussone ha espresso in una nota la vicinanza dell’associazione “alle persone rimaste senza casa e ai moltissimi evacuati”.

“Vigili del Fuoco, volontari antincendi boschivi, Carabinieri Forestali, volontari del soccorso, tutte le associazioni stanno lavorando senza tregua e a loro va la nostra vicinanza”, ha scritto Bussone. “Sono in contatto da ieri con il sindaco di Santu Lussurgiu, Diego Loi, consigliere regionale, con la presidente di Uncem Sardegna, Daniela Falconi, sindaca di Fonni e con il sindaco di Sennariolo, Giambattista Ledda: da anni lavoriamo insieme con passione e determinazione, anche per il contrasto ai cambiamenti climatici e per una nuova politica forestale. Stanno lottando con tutti i colleghi sindaci e amministratori dell’Oristanese, dei Montiferru, con tutte le loro forze per proteggere le loro comunità”.

Incendi in Sardegna: cosa c’entrano i cambiamenti climatici

Proprio come accennato dall’Uncem, i vasti incendi in corso sull’isola non sono estranei agli effetti del riscaldamento globale. La Sardegna infatti è stata colpita, negli ultimi dieci anni, da numerosi eventi estremi, tra intense alluvioni e roghi devastanti.

Secondo il rapporto 2020 dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, che ogni anno offre un resoconto dell’impatto dei cambiamenti climatici in 350 aree urbane italiane, soltanto l’estate scorsa sull’isola sono bruciati 3.712,85 ettari di terreni a causa di 1.732 incendi, un numero praticamente doppio rispetto allo stesso periodo del 2019, quando si erano verificati 943 roghi ed erano andati in fumo 1.815,46 ettari di territorio.

Nell’estate 2017 addirittura, l’eccesso termico rispetto alla norma è stato valutato intorno ai 5 gradi in tutta Italia, mentre nel solo mese di luglio di quell’anno in Sardegna le temperature superarono di oltre 4 gradi le medie stagionali. Intanto, la situazione climatica continua a peggiorare dopo gli eventi catastrofici avvenuti in Germania e Cina, che certo non fanno ben sperare per i prossimi mesi.

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