Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Ambiente

In Antartide sono stati trovati i resti di una foresta pluviale: la sorprendente scoperta scientifica

Immagine di copertina

In Antartide, 90 milioni di anni fa, c’era una foresta pluviale. E’ la sorprendente scoperta fatta grazie a uno studio coordinato dal Centro Helmholtz per la ricerca polare e marina dell’Istituto tedesco Alfred Wegener, intitolato “Temperate rainforests near the South Pole during peak Cretaceous warmth” e pubblicato sulla rivista Nature. Grazie a questa ricerca sarebbero stati ritrovati dei resti fossili di una foresta pluviale, risalente appunto a 90 milioni di anni fa, al Polo Sud, il che dimostra che l’Antartide durante il Cretaceo fosse un luogo molto più caldo di oggi, con temperature che sfioravano anche i 12 gradi.

Nel 2017 tramite l’utilizzo della nave rompighiaccio tedesca Polastern è stato possibile per gli scienziati raccogliere dei sedimenti nel mare di Amundsen, nella regione occidentale dell’Antartide, ben trenta metri al di sotto del fondale oceanico; quando quei sedimenti sono poi stati analizzati con tecniche avanzatissime a raggi X, ciò che è emerso è che si trattava di pollini, spore e radici e quindi dei resti di una foresta pluviale esistita durante il Cretaceo. “L’insolita colorazione dei sedimenti, diversa da quella degli strati superiori, ha subito catturato la nostra attenzione”, ha spiegato Johann Klages, principale autore dello studio. “I campioni – ha aggiunto lo scienziato – erano così ben conservati da poterci consentire di distinguere le singole strutture cellulari”. I resti di quelle piante secondo Klages “confermano che, circa 90 milioni di anni fa, la costa dell’Antartide occidentale ospitava foreste pluviali temperate e paludose dove la temperatura media annuale era di circa 12 gradi Celsius: un clima eccezionalmente caldo per una posizione vicino al Polo Sud”.

Nello studio, comunque, si evidenzia il fatto che le alte temperature in Antartide fossero dovute all’alta concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera durante quell’era geologica, oltre che dalla mancanza di una calotta glaciale. Il Cretaceo, infatti, viene considerato il periodo più caldo degli ultimi 140 milioni di anni, con la temperatura del mare che sfiorava i 35 gradi e il livello delle acque molto più alto rispetto all’attuale. L’eccezionale scoperta sarà dunque utile al fine di ricostruire la storia climatica della Terra, oltre che per comprendere come si sono verificati determinati cambiamenti che hanno interessato il nostro pianeta. Per ora la domanda che si pongono gli scienziati del centro di ricerca tedesco è: “se all’epoca l’Antartide diventava così calda, che cosa faceva sì che il clima si sia raffreddato in modo così drammatico da formare di nuovo le calotte glaciali?”. “Le nostre simulazioni climatiche – è poi la costatazione – non hanno ancora fornito una risposta soddisfacente. Trovare le cause di questi punti di non ritorno è ora una sfida chiave per la comunità internazionale di ricerca climatica”.

Leggi anche:

1. Le lepri si riprendono i parchi di una Milano deserta: le bellissime immagini / 2. “Le foreste africane assorbono più Co2 dell’Amazzonia” / 3. “Deforestazione e allevamenti intensivi stanno aggravando la diffusione dei virus nel mondo”

Ti potrebbe interessare
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Ambiente / Green Deal, la strategia europea per l’idrogeno verde
Ambiente / La perdita di biodiversità e le minacce per l’uomo: l’allarme lanciato dal Living Planet Report del WWF
Ti potrebbe interessare
Ambiente / Cop29, i negoziati continuano ma i Paesi in via di sviluppo avvertono: “Non meno di mille miliardi di dollari”
Ambiente / Green Deal, la strategia europea per l’idrogeno verde
Ambiente / La perdita di biodiversità e le minacce per l’uomo: l’allarme lanciato dal Living Planet Report del WWF
Ambiente / L’energia pulita è un diritto: ecco le proposte del Forum DD per un “welfare energetico locale”
Ambiente / Cop29 al via fra tante ombre e assenze illustri: Meloni c’è, ma continua a finanziare i fossili
Ambiente / Consumo responsabile: 5 consigli pratici alla portata di tutti
Ambiente / Ecomondo: come affrontare il rischio di povertà idrica e costruire nuovi modelli per le città del futuro
Ambiente / Più cooperazione per il Mediterraneo per affrontare il rischio di povertà idrica: l’agenda di AQP e Ambrosetti
Ambiente / Come ripensare le città di domani: Acquedotto Pugliese presenta il suo Water Safety Plan
Ambiente / Sostenibilità energetica: approcci moderni per la casa