Filippine: la salvezza delle mangrovie dipende dalle donne
Quasi otto anni dopo l’arrivo del tifone Haiyan sull’isola di Busuanga, nelle Filippine, il disastro è ancora impresso nella mente dei residenti indigeni ma tocca alle donne rimboccarsi le maniche per mantenere intatto il paesaggio naturale locale. Ripristinare la foresta di mangrovie è considerata una questione di sopravvivenza per le comunità isolane nel quadro dell’attuale crisi climatica.
Dal 2014, un gruppo di donne di etnia Cuyunon e Tagbanua ha piantato oltre 158mila piante su 159 ettari di zone costiere degradate dell’isola di Busuanga. A differenza di altre aree delle Filippine colpite dal tifone, dove la tutela delle mangrovie è fallita, l’iniziativa tutta femminile ha registrato un tasso di sopravvivenza delle piante pari all’80 per cento. Questo risultato può essere attribuito in gran parte alla selezione appropriata dei siti di coltura e delle specie piantate, nonché all’attiva partecipazione della comunità locale. Un successo ancor più straordinario considerando che la riserva di mangrovie non rientra nel Sistema nazionale delle aree protette, privandola dei finanziamenti necessari alla tutela forestale.
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