Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 06:12
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Ambiente

Cosa c’è dietro il video del cucciolo di orso che ha commosso il web | VIDEO

L'orso che si affanna ad arrampicarsi sulla scarpata nel tentativo di raggiungere la mamma in realtà stava scappando dal drone che li stava riprendendo dall'alto

Il video in cui un cucciolo d’orso prova ad arrampicarsi su una scarpata innevata nel tentativo di raggiungere la mamma ha fatto il giro del mondo e commosso il web, ma cosa si cela dietro lo sforzo del piccolo di arrivare in cima alla montagna?

La verità è che i due orsi, la mamma e il suo cucciolo, stavano scappando proprio da quel drone che volava sulle loro teste per registrare le immagini diventate presto virali. Il drone ha spaventato talmente tanto i due animali, tanto da spingerli a scalare la scarpata. Questo perché, come afferma Mark Ditmer, biologo della Boise State University, gli orsi reagiscono malissimo ai droni. Il loro battito cardiaco accelera all’impazzata quando questi oggetti si avvicinano.

In tanti cercano di mettersi al riparo e mentre cercano di farlo si mettono in situazioni di pericolo; altri invece rimangono fermi, immobili, senza muovere un muscolo, bloccati dalla paura. La polemica è scoppiata dopo che la divulgatrice Ziya Tong ha pubblicato su Twitter il video, che è arrivato all’attenzione di alcuni esperti che hanno addossato la colpa della fuga dei due animali al drone.

La polemica scoppiata con il video del piccolo orso apre una discussione più ampia a proposito dell’utilizzo dei droni per riprendere la natura selvaggia. Secondo quanto affermato sulla rivista scientifica Current Biology da due scienziati, è necessario usare sempre molta cautela quando si intende utilizzare un drone nei pressi degli animali. Le reazioni, infatti, che si tratti di orsi o di cani, sono assolutamente imprevedibili e cambiano di specie in specie.

Un altro elemento importante, sempre secondo i due scienziati, è l’uso di apparecchiature silenziose. Spesso è proprio il rumore dei droni a inquietare e spaventare di più gli animali. Le telecamere, poi, dovrebbero essere abbastanza potenti da riuscire a riprendere anche a distanza elevata, sempre per evitare che gli animali si spaventino troppo.

Ti potrebbe interessare
Ambiente / Il fisico Nicola Conenna a TPI: “La strategia del Governo Meloni sull’idrogeno arriva in ritardo ed è insufficiente”
Ambiente / La lunga marcia dell’idrogeno verde nell’Unione europea
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ti potrebbe interessare
Ambiente / Il fisico Nicola Conenna a TPI: “La strategia del Governo Meloni sull’idrogeno arriva in ritardo ed è insufficiente”
Ambiente / La lunga marcia dell’idrogeno verde nell’Unione europea
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ambiente / Clima senza pace: Ricchi VS Poveri
Ambiente / Chicco Testa a TPI: “Contro i gas serra la soluzione è tornare al nucleare”
Ambiente / E le scorie che fine fanno?
Ambiente / Quei reattori Made in Italy
Ambiente / Il prof. Di Castelnuovo a TPI: “Il nucleare? Costi enormi e i tempi sono troppo lunghi: ecco perché dico no”
Ambiente / Il nuovo nucleare? “Si creeranno 117mila posti di lavoro in Italia”
Ambiente / La mappa dei mini-reattori