Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:39
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Home » Ambiente

Crisi climatica: oltre 100 bambini sotto i 5 anni muoiono ogni giorno in Asia Orientale e nel Pacifico per cause legate all’inquinamento

Immagine di copertina
Credit: Pixabay

L'inquinamento atmosferico domestico, causato dai combustibili solidi utilizzati per cucinare e riscaldare, è collegato a più della metà di tutti questi decessi. L’impegno dell’UNICEF: "Ogni respiro è importante, ma per troppi bambini ogni respiro può essere dannoso”

L’inquinamento atmosferico uccide. A pagarne maggiormente le conseguenze sono i soggetti più fragili, come i bambini e i poveri. Oltre cento bambini sotto i 5 anni muoiono ogni giorno in Asia Orientale e nel Pacifico per cause legate all’inquinamento. È quanto emerge in maniera drammatica e preoccupante dall’ultima analisi dell’UNICEF sull’impatto devastante dell’aria tossica sui bambini dell’Asia orientale e nel Pacifico.

L’analisi rileva che tutti i bambini in Asia dell’Est e nel Pacifico – 500 milioni in totale – vivono in paesi con livelli insalubri di inquinamento atmosferico. L’inquinamento atmosferico domestico, causato dai combustibili solidi utilizzati per cucinare e riscaldare, è collegato a più della metà di tutti i decessi legati all’inquinamento atmosferico nei bambini sotto i cinque anni. Nel frattempo, 325 milioni di bambini vivono in Paesi in cui i livelli medi annuali di particolato (PM2,5) superano di oltre cinque volte i livelli guida dell’OMS e 373 milioni vivono in Paesi con livelli insalubri di biossido di azoto (NO₂). Inoltre, il 91% dei bambini della regione – 453 milioni – vive in Paesi in cui l’inquinamento da ozono supera i livelli guida dell’OMS. Quasi la metà del PM2,5 nei paesi con i livelli più alti di questo inquinante proviene dalla combustione di combustibili fossili, biomasse e rifiuti agricoli, che generano anche i gas serra alla base del cambiamento climatico.

Ogni respiro è importante, ma per troppi bambini ogni respiro può essere dannoso”, ha dichiarato June Kunugi, Direttrice regionale dell’UNICEF per l’Asia orientale e il Pacifico. “L’aria che respirano, in un momento in cui i loro corpi e le loro menti sono ancora in via di sviluppo, contiene troppo spesso livelli malsani di inquinamento che possono compromettere la loro crescita, danneggiare i loro polmoni e compromettere il loro sviluppo cognitivo”.

Tra gli effetti del cambiamento climatico, dunque, c’è anche l’impatto su tanti bambini del mondo. L’inquinamento atmosferico è collegato a quasi un decesso su quattro di bimbi sotto i cinque anni nell’Asia orientale e nel Pacifico e può avere un impatto su ogni fase della vita di un bambino. I danni iniziano nel grembo materno, con rischi di parto prematuro e basso peso alla nascita e continuano nella prima infanzia, quando i bambini piccoli respirano più rapidamente e sono più vicini agli inquinanti a livello del suolo, come i gas di scarico dei veicoli, rendendoli più vulnerabili all’asma, ai danni polmonari e ai ritardi nello sviluppo.

La minaccia è spesso più grave per i bambini a basso reddito che vivono vicino a fabbriche o autostrade, dove l’esposizione all’inquinamento è maggiore. Nel corso del tempo l’inquinamento atmosferico può alimentare silenziosamente malattie croniche come il diabete e le malattie cardiovascolari, mettendo a rischio il futuro dei bambini.

Credit: Pixabay

C’è poi da tenere conto che queste malattie hanno impatti su tutta la vita dei piccoli, e un impatto anche a livello economico e sanitario su strutture già al collasso. Le assenze scolastiche dovute a malattie, il rallentamento dello sviluppo cerebrale e il rischio di chiusura delle scuole limitano il potenziale dei bambini, mentre i genitori che si occupano dei figli malati perdono reddito. Le ricadute economiche sono impressionanti: la Banca Mondiale ha stimato che nel 2019 l’inquinamento atmosferico da PM2,5 ha causato morti premature e malattie che sono costate all’Asia orientale e al Pacifico il 9,3% del prodotto interno lordo (PIL), pari a oltre 2.500 miliardi di dollari.

Per questo l’UNICEF alza forte la voce per chiedere ai Governi, alle aziende, al settore sanitario, genitori e insegnanti di rispondere con urgenza all’impatto dell’inquinamento atmosferico sui bambini in Asia dell’Est e nel Pacifico.

In particolare i governi devono assumere un ruolo guida rafforzando le politiche climatiche e ambientali, passando all’energia pulita e applicando gli standard di qualità dell’aria indicati dall’OMS; le imprese devono adottare tecnologie pulite, ridurre le emissioni e garantire che le loro pratiche e i loro prodotti diano priorità alla sicurezza e al benessere dei bambini. Il settore sanitario dovrebbe adottare misure per migliorare la diagnosi e il trattamento e adottare operazioni sostenibili e a zero emissioni. I genitori e gli educatori devono svolgere un ruolo cruciale nella sensibilizzazione, nella promozione di ambienti più puliti e nell’incoraggiare i giovani ad agire.

Già da tempo UNICEF collabora con queste realità locali per proteggere i bambini dagli effetti devastanti dell’inquinamento atmosferico. Tra le principali attività ricordiamo il sostegno nei confronti di politiche climatiche e ambientali che creino un mondo più pulito per i bambini; l’implementazione di programmi che riducano l’esposizione dei bambini all’inquinamento atmosferico domestico con soluzioni come la ventilazione dei camini e sistemi di riscaldamento più puliti; il monitoraggio costante della qualità dell’aria e la rendicontazione pubblica attraverso iniziative come l’installazione di sensori a prezzi accessibili; il rafforzamento dei sistemi sanitari per affrontare le malattie legate all’inquinamento e l’investimento in sistemi di gestione dei rifiuti medici più puliti. E ancora la responsabilizzazione delle comunità e dei giovani come sostenitori dell’aria pulita per aumentare la consapevolezza, monitorare la qualità dell’aria e spingere per politiche più forti. “Affrontare il problema dell’inquinamento atmosferico porterà a enormi miglioramenti nella salute, nell’istruzione e nel benessere dei bambini, con effetti a catena su intere società ed economie”, ha sottolineato Kunugi. “Le soluzioni esistono e il nostro futuro collettivo dipende dalla loro attuazione”.

Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ambiente / Oltre 400 atleti olimpici chiedono al prossimo presidente del CIO di dare priorità alla lotta ai cambiamenti climatici
Ambiente / Internet realmente sostenibile: il progetto italiano della fibra di Ehiweb
Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ambiente / Oltre 400 atleti olimpici chiedono al prossimo presidente del CIO di dare priorità alla lotta ai cambiamenti climatici
Ambiente / Internet realmente sostenibile: il progetto italiano della fibra di Ehiweb
Ambiente / Temperature record nella prima parte del 2025: così rispettare gli Accordi di Parigi è sempre più difficile
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ambiente / Mundys si conferma leader nella sostenibilità: anche quest’anno raggiunto il massimo livello del rating di CDP
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ambiente / La svolta trumpiana di Jeff Bezos continua: stop ai finanziamenti all’organizzazione per il Clima
Ambiente / Idroelettrico una priorità per lo Stato italiano e per territori
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale