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Home » Ambiente

Calabrone asiatico, un uomo è finito in choc anafilattico dopo la puntura dell’insetto

Immagine di copertina
Il calabrone

Il sindaco del Comune ha invitato "tutta la cittadinanza a prestare molta attenzione"

A Grottaferrata, in provincia di Roma, un uomo di 67 anni è finito in ospedale per un grave choc anafilattico dopo essere stato punto da un calabrone.

Subito dopo questa vicenda si è diffuso tra i residenti della piccola città e il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti, ha invitato “tutta la cittadinanza a prestare molta attenzione”.

Secondo quanto sostiene l’amministrazione comunale l’insetto che ha punto l’uomo apparterebbe alla specie dei calabroni asiatici.

Questo tipo di calabrone si riconosce innanzitutto per le notevoli dimensioni, tanto che viene soprannominato gigante, e anche per il veleno che trasmette con la sua puntura, capace di mandare in choc anche soggetti non allergici.

Non si ha ancora la certezza che si tratti del calabrone asiatico, sono in corso infatti delle analisi mirate a Roma e nella provincia, dove sono stati trovati i nidi dell’insetto, per capirne la provenienza.

Nella giornata di mercoledì 29 settembre inoltre sono state attuate le bonifiche della strada in cui ci sono stati gli avvistamenti e nella quale è stato punto l’uomo lo scorso martedì mentre con un decespugliatore lavorava in giardino.

Calabrone asiatico e calabrone gigante giapponese

Esistono due tipi di specie che spesso vengono confusi tra di loro: il calabrone asiatico e il calabrone gigante giapponese.

Il calabrone asiatico viene anche chiamato Vespa velutina, mentre il calabrone gigante giapponese ha come nome scientifico Vespa mandarinia. Provengono entrambi dall’estremo oriente.

Il calabrone asiatico

Il calabrone asiatico è arrivato in Europa nel 2004 quando la specie è arrivata in Francia. Da lì si è diffuso in Spagna, Portogallo, Belgio e in Italia.

Per quanto riguarda le dimensioni dell’insetto, la regina della Vespa velutina può raggiungere in rari casi anche i 5 centimetri.

A guidare l’operazione di analisi e di verifiche sul calabrone asiatico a Roma ci sono i vigili del fuoco e l’Asl Rm6 che ha avvisato la Regione Lazio inviando i calabroni all’Istituto zooprofilattico del Lazio e della Toscana per avere la conferma sulla specie.

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