Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 09:46
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Ambiente

Caccia alle balene: in Islanda c’è un piano per ucciderne più di 2mila

Immagine di copertina

Le autorità islandesi hanno annunciato un piano per uccidere più di 2.000 balene in un arco temporale di cinque anni. La decisione ha scatenato l‘ira degli ambientalisti.

Nonostante il mercato globale di carne di balena stia andando sempre peggio e ci sia anche un calo del sostegno dell’opinione pubblica, il governo islandese ha deciso di continuare la carneficina a dispetto del divieto internazionale sulla caccia alle balene.

I balenieri saranno autorizzati ad arpionare balene e balenottere nelle acque islandesi ogni anno, fino al 2023. La scorsa estate, l’Islanda è stata al centro di polemiche dopo aver riferito di aver ucciso due rari ibridi di balenottera azzurra e almeno una dozzina di femmine incinta. Il ministro con delega alla pesca, Kristjan Thor Juliusson, ha detto che “questi numeri sono sostenibili e basati sulle più recenti ricerche scientifiche”.

“La decisione del governo islandese di continuare ad uccidere le balene – tra gli esseri più pacifici e intelligenti del pianeta – è moralmente ripugnante e finanziariamente in bancarotta”, ha detto Vanessa Williams-Gray, un’attivista per la preservazione delle balene e dei delfini.

Annunciando la sua nuova quota, il governo ha citato i benefici economici della caccia alle balene, così come i dati ufficiali che mostrano che le popolazioni della balenottera comune, una volta in via di estinzione, adesso sono di nuovo in crescita.

“Durante il conteggio più recente nel 2015, la loro popolazione nel Nord Atlantico centrale è stata stimata a 37.000, un numero triplicato rispetto al censimento del 1987”, si legge in una nota governativa. Anche l’International Union for Conservation of Nature ha parlato di esemplari di balena in aumento.

Ma data l’incertezza sui numeri di balene globali e le molteplici minacce che affliggono questi mammiferi marini, gli attivisti hanno detto che questo non dovrebbe essere considerato come un semaforo verde per il via alla caccia.

Uno dei punti chiave del dibattito è il fattore economico. Animalisti e operatori nell’industria del turismo balenare  sono contrari alla caccia. “In Islanda le balene valgono più vive che morte”, hanno spiegato i lavoratori del settore del turismo.

Il fatturato del turismo dedicato alle balene è stato di 3,2 miliardi di corone (20 milioni di sterline) nel 2017, mentre la caccia alle balene ha portato solo 1,7 miliardi di corona, secondo un rapporto dell’Università islandese.

> LEGGI ANCHE: Cosa comporta la caccia alle balene in Giappone
Ti potrebbe interessare
Ambiente / Il solare riaccende Trino
Ambiente / Il ruolo dei carburanti alternativi nella nautica: la conferenza allo Yacht Club de Monaco
Ambiente / Nasce il network italiano delle imprese nature positive
Ti potrebbe interessare
Ambiente / Il solare riaccende Trino
Ambiente / Il ruolo dei carburanti alternativi nella nautica: la conferenza allo Yacht Club de Monaco
Ambiente / Nasce il network italiano delle imprese nature positive
Ambiente / L’indice Sea Index per calcolare l’impatto ambientale dei superyacht adottato in 15 porti della Costa Azzurra
Ambiente / Giornata Mondiale dell’Ambiente: si firma a Roma un cruciale Accordo pre-elettorale europeo su clima e biodiversità
Ambiente / Realizzare nuovi impianti di pompaggio: i benefici per l’ambiente e per l’economia
Ambiente / Lancia Ypsilon 2024: la nuova elettrica italiana sta arrivando
Ambiente / Sos orso: la campagna del WWF per salvare l’orso marsicano
Ambiente / Bandiere Blu 2024: Liguria e Puglia raccolgono il maggior numero di riconoscimenti
Ambiente / Generali apre alla comunità l’Oasi Gregoriana affiliata al WWF, un’area naturalistica e agricola ricca di biodiversità