Borracce ecologiche: l’inarrestabile successo in Italia del gadget eco-friendly. L’infografica
La moda delle borracce ecologiche in Italia: tutti i dati in un’infografica
Colorate, leggere, adatte a qualsiasi stagione, le borracce ecologiche sono senza dubbio il gadget del momento, affermandosi come uno dei più richiesti e venduti in Italia e non solo.
A questo argomento è dedicata l’infografica Borraccia Mania: statistiche sull’accessorio eco-friendly del momento, realizzata da Loopper, un brand specializzato nella produzione di gadget aziendali, che ha scelto un modo accattivante per presentare questo fenomeno in continua crescita, riportando le più recenti statistiche sulle tendenze del mercato e i dati relativi all’inquinamento da plastica nei mari.
Numerose aziende, università e scuole hanno deciso di adottare le borracce ecologiche per sensibilizzare le persone sul tema dell’inquinamento da plastica e favorire un cambiamento nei comportamenti e nelle scelte di vita.
I gadget personalizzati, soprattutto quando sono anche oggetti di uso quotidiano, sono utili anche per promuovere un brand o uno specifico evento grazie alla possibilità di stampare il logo sulla borraccia e di utilizzare colori in linea con la brand identity.
Secondo le previsioni, la borraccia continuerà a crescere nelle vendite per tutto il 2020. Le dimensioni del mercato globale delle borracce sono state valutate 8,1 miliardi di dollari nel 2018 ed è prevista una crescita del 3,9 per cento dal 2019 al 2025.
Il trend è positivo anche per l’Italia: le vendite sono aumentate del 20 per cento nel 2019 rispetto al 2018. Si tratta di un dato positivo non solo in termini di marketing ma soprattutto in ottica green poiché, al crescere della richiesta, diminuisce l’utilizzo delle inquinanti bottiglie di plastica.
Perché è importante non utilizzare la plastica?
Senza dubbio la plastica è uno dei materiali più utilizzati quotidianamente al mondo. Se però non viene smaltita o riciclata correttamente resta nell’ambiente per moltissimo tempo. Basti pensare che una bottiglia di plastica impiega da 100 a 1000 anni per degradarsi. Purtroppo soltanto il 20 per cento della produzione mondiale è stato smaltito correttamente, il resto finisce soprattutto nei fondali marini.
Secondo alcuni recenti studi, la plastica e le microplastiche sono state ritrovate nei punti più profondi degli oceani, dove diventa impossibile eliminarle e, spesso, vengono ingerite dai pesci e dagli altri organismi marini. Se non diminuiamo il consumo di plastica e se non la ricicliamo correttamente, entro il 2050 nei mari, a livello globale, ci sarà più plastica che pesci. L’uso dell’acqua in bottiglia di plastica è una delle cause più rilevanti di questa forma di inquinamento.
Grazie ai dati forniti dall’Istituto di Ricerca sulle Acque, abbiamo riscontrato una buona qualità dell’acqua pubblica in Italia, che si colloca al 5° posto in Europa, una ragione in più per eliminare le bottiglie monouso dal proprio quotidianità.
C’è ancora molto da fare affinché le percentuali relative all’inquinamento diminuiscano, siamo però tutti consapevoli che scegliere di usare una borraccia è un piccolo gesto che, se condiviso, può fare davvero la differenza per tutelare e preservare l’ambiente.