Belize: la barriera corallina “ripaga” il debito pubblico
La tutela dell’ambiente ha costi elevati ma può anche consentire il risanamento dell’intero debito pubblico internazionale di un Paese. È il caso del Belize: la nazione centroamericana ha raggiunto un accordo con un comitato di creditori internazionali per ripagare i 572 milioni di dollari di titoli di Stato piazzati all’estero grazie all’aiuto dell’ong americana The Nature Conservancy.
L’associazione e i suoi partner finanzieranno infatti il rimborso delle obbligazioni estere del Belize che, a sua volta, si è impegnato a sovvenzionare una serie di progetti di conservazione della barriera corallina locale promossi proprio da The Nature Conservancy. Uno scambio vantaggioso per tutti, non solo per l’ambiente. Secondo il ministero delle Finanze locale, l’intesa “aprirà la strada a una crescita economica forte e duratura”.
L’accordo, concluso con gli investitori istituzionali Aberdeen Standard Investments, Grantham, Mayo, Van Otterloo & Co. e Greylock Capital Management che detengono il 50 per cento delle obbligazioni, concede infatti al Belize uno “sconto” da 200 milioni di dollari, liberando il Paese da un gravoso debito internazionale. L’intesa tra The Nature Conservancy e il Belize non è la prima del suo genere: nel 2018 l’ong americana firmò infatti un patto simile con le isole Seychelles per la tutela di quasi 400mila chilometri quadrati di habitat oceanico.
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