Anna Sorokin e le sue truffe: la storia della finta ereditiera diventa una serie di Netflix
La maga della truffa: si chiama Anna Sorokin e si è finta una ricca ereditiera con banche, hotel, ristoranti e amici.
L’alta società di Manhattan, quando si è finta una di loro, ha abboccato all’amo senza difficoltà. Come sospettare, del resto, tra jet privati, party sofisticati e vacanze da capogiro: Anna non aveva dato motivo di credere che la sua fosse tutta una messinscena.
Tutti la conoscevano come Anna Delvey (anche se all’anagrafe risponde al cognome di Sorokin), un’ereditiera che vive negli agi della grande mela newyorchese.
Questo era il suo sogno: farsi accettare dall’élite di Manhattan. Inizialmente, la ragazza aveva tentato di ottenere un prestito di 22 milioni di dollari dalla banca. L’obiettivo era quello di aprire un club esclusivo a Park Avenue South.
Non contenta, Anna ha ritentato e un’altra banca ha ceduto, prestandole 100mila dollari mai più restituiti. Da qui, la giovane truffatrice ha iniziato a costruire il suo castello di menzogne, chiedendo prestiti e supporti economici a chiunque, soprattutto ai suoi amici. Una tra questi, ad esempio, ha pagato un’intera vacanza a Marrakesh saldando un debito di 62mila dollari.
Di origini russe e classe 1991, Anna Sorokin proviene da una famiglia comune che nel 2007 si è trasferita in Germania. Il desiderio di avere di più è sbocciato in lei dopo aver sfogliato le pagine della rivista “Purple” di Olivier Zahm. Ammaliata dal glamour, Anna si è infatti dichiarata non colpevole.
“Si è fatta strada a gomitate nella vivace scena sociale della città cercando di raccogliere fondi per aprire il suo club artistico. Per i suoi amici e per coloro che volevano fare affari con lei, non c’era motivo di credere che non fosse la persona che diceva di essere: una ricca ereditiera tedesca con uno spiccato gusto per la bella vita”, così riporta il New York Times.
Girava in abiti firmati, lasciava mance superiori ai 100 dollari ovunque andasse, le uscite con gli amici erano sempre in ristoranti esclusivi e viaggiava soltanto con jet privati. Il tutto, a spese degli altri.
“Le cose hanno sempre funzionato per lei. Credeva che sarebbe stata in grado di restituire i soldi”, ha dichiarato in sua difesa l’avvocato Todd Spodek.
La fortezza di menzogne è stata distrutta dall’intervento del tribunale di New York, che ha dichiarato Anna Sorkin colpevole di furto e truffa aggravata.
“Anna Sorokin ha commesso veri e propri crimini da colletto bianco”, ha dichiarato il procuratore distrettuale Cyrus Vance, mentre il pm Mays Williams ha aggiunto: “Ha rubato dalle banche, dagli hotel, dagli amici”. Da questi ultimi, ha sottratto 275mila dollari.
Dal suo canto, la giovane russa ha deciso di non testimoniare, dichiarandosi non colpevole. La sentenza è attesa per il 9 maggio e Anna Sorokin rischia fino a 15 anni di carcere.
Un prezzo molto caro da pagare per un sogno e che ben presto avrà un tocco hollywoodiano. La storia di Anna, infatti, diventerà presto di Netflix e avrà la firma di Shonda Rhimes, la penna che si nasconde dietro Grey’s Anatomy.