Casapound a TPI: “L’evento del 23 non è un raduno, non c’è nulla di politico. Sala impari la Costituzione”
Angela De Rosa, portavoce di Casapound Milano, ha voluto fare chiarezza sulle polemiche dei giorni scorsi riguardanti l'evento organizzato da Casapound per il 23 marzo, in occasione delle celebrazioni dei 20 anni degli ZetaZeroAlfa
“L’evento del 23 è un momento comunitario che comunque a Milano si tiene praticamente ogni anno. Se avessimo voluto fare una manifestazione o una celebrazione l’avremmo fatto”.
A parlare è Angela De Rosa, portavoce di Casapound Milano. A TPI la portavoce ha voluto fare chiarezza sulle polemiche dei giorni scorsi riguardanti l’evento organizzato da Casapound per il 23 marzo, in occasione delle celebrazioni dei 20 anni degli ZetaZeroAlfa, la band del movimento.
“La manifestazione che CasaPound sta organizzando a Milano è oltremodo oltraggiosa. Auspico che il prefetto e il questore la vietino”, scriva sui social il sindaco di Milano Giuseppe Sala.
Non passa inosservata la data scelta per il concerto: il 23 marzo del 1919, vennero costituiti i Fasci di Combattimento, il movimento fondato da Mussolini e braccio armato del partito fascista, che organizzava spedizioni punitive e perpetrava violenze contro gli oppositori.
Su quello che in molti additano come un raduno di stampo neo-fascista e neo-nazista è intervenuta anche l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, la quale, riprendendo il post di Sala, scrive:
“La manifestazione di un gruppo che si autodefinisce fascista sarebbe una vergogna per la città di Milano e per tutto il Paese. Altro che cortei in piazza, Casapound va sciolta!”.
A queste accusa, Casapound risponde.
Lo sono. Dicono così perché devono agitare lo spauracchio in modo evidente. Anche usare il termini “raduno” è solo per utilizzare un termine forte. Non capisco perché nei nostri riguardi si utilizzino questi termini.
Sì.
A Milano certamente per distrarre da altre questioni. Faccio riferimento alla questione del Palasharp. Settimane fa abbiamo indetto un presidio e Sala la mattina prima del nostro presidio si è recato sul posto per fare un sopralluogo.
Appena abbiamo annunciato una battaglia per il recupero del Palasharp, il sindaco è subito corso ai ripari dicendo che entro l’anno verrà fatto un bando per individuare un soggetto che possa gestirlo e adesso, dato che viene il comitato olimpico in visita, ha fatto pulizia. È evidente che vogliono distrarre l’attenzione rispetto ad altre questioni. Senza contare che esiste una bella ignoranza anche rispetto ai riferimenti che fanno alla Costituzione.
Sia Sala, in quanto sindaco che ha giurato sulla Costituzione, sia la Boldrini, che ha ripreso un post di Sala dicendo che andiamo chiusi perché siamo in contrasto con la Costituzione, farebbero bene ad andare a rileggerla la Costituzione.
Il termine “antifascismo” non è citato una volta che sia unanella Costituzione, ed è esiste invece la 12esima disposizione transitoria che al primo comma vieta la ricostituzione del partito fascista – cosa che non è nelle nostre intenzioni – ma al secondo comma recita che dopo cinque anni dall’entrata in vigore dalla carta costituzionale i gerarchi del regime fascista, compreso Mussolini, avrebbero potuto candidarsi alle elezioni.
Stiamo davvero parlando di aria fritta. Questa è la Costituzione su cui hanno giurato questi politici, che è una Costituzione che garantisce la libertà di espressione di tutti i movimenti.
No, io faccio riferimento a quello che viene detto. Nella misura in cui, un sindaco che giura sulla Costituzione, e un ex presidente della Camera che ha fatto esattamente la stessa cosa, non conoscono la Costituzione italiana, non significa solo avere dei rappresentanti ignoranti, ma è una cosa gravissima.
Oggi il riferimento è al concerto, ma in generale è verso qualsiasi cosa noi facciamo. Loro non si possono arrogare il diritto di stabilire chi abbia diritto all’agibilità politica e chi no. Qaundo un movimento si riconosce in un sistema democratico, chi sono loro per stabilire chi sì e chi no.
Noi non abbiamo mai detto di voler ricostituire il partito fascista. Di cosa stiamo parlando?
Principi economici e sociali che durante il Fascismo hanno avuto la più ampia applicazione – come il diritto alla proprietà della casa per tutti, il diritto a una stipendio per mantenere la propria famiglia in modo dignitoso – non sono principi applicabili oggi?
No, non esistono. Su tutto il territorio nazionale non esistono militanti o persone che abbiamo ruoli di responsabilità che non abbiano idee pacifiche. Noi non siamo mai andati – e mai lo faremo – a disturbare la manifestazione di un pensiero, anche quando questo pensiero è contro di noi.
In più occasioni, anche in provincia di Milano, è capitato che quando è stato qualcuno di noi a organizzare qualcosa, è stata messa in piedi una contro-manifestazione per impedirci la libera espressione del nostro pensiero.
Poi casomai possiamo rispondere, se vieni e mi tiri uno schiaffo, io non me lo tengo. Noi difendiamo il nostro diritto all’agibilità politica. Se uno viene aggredito, risponde.