Salvini ha messo alla gogna sui social un ragazzo disabile e alcuni studenti che lo contestavano in Sardegna
Matteo Salvini torna a prendersela con dei ragazzini. E lo fa pubblicando una foto di alcuni suoi giovani contestatori, e deridendoli pubblicamente davanti ai suoi 3 milioni di follower.
Non è la prima volta che Matteo Salvini, con il suo solito tono di sfottò, con tanto di bacioni e sorrisoni ai suoi avversari, mette alla gogna dei minori. Era già successo con un post che mostrava delle ragazzine, e che era stato preso di mira dagli insulti più beceri tra i commenti sulla pagina di Salvini.
Questa volta il ministro dell’Interno ha pubblicato la foto di alcuni studenti scrivendo: “La solita foltissima protesta incontrata stamattina in Sardegna, con pugno chiuso e “Bella Ciao”, perfetto duetto per il prossimo Sanremo! Un bacione anche a loro!”
E naturalmente gli insulti tra i commenti del post non si sono contati. Uno dei ragazzi ritratti nella foto è disabile, affetto da una forma di autismo, come da notare un compagno di scuola tra i commenti.
“Il più intelligente è “quello” disegnato sul foglio di carta!”, si legge in un commento, “Hanno appena i brufoli, e i capelli viola. Non sanno neppure cosa stanno dicendo e.. cantano bella ciao
Ditelo loro che non è una canzoncina di Sanremo!! Pagliacci”, scrive qualcun altro.
Tanti però anche i commenti contrari, che hanno fatto notare la pochezza della mossa del ministro dell’Interno, che dà in pasto alla gogna social dei minori che dovrebbe invece tutelare. “Complimenti ai ragazzi che hanno manifestato mettendoci la faccia. È davvero vergognoso che un ministro cerchi di ridicolizzare chi lo contesta. Anche da questo si vede che il livello umano e intellettuale di quest’uomo è pari allo zero”, scrive qualcuno.
“Come mettere alla gogna mediatica due ragazzi che non fanno altro che esprimere un loro diritto, cioè manifestare! Dovresti vergognarti, fortunatamente non rappresenti tutta l’Italia!”, fa eco qualcun altro.
Drogati. Intelligentoni. Avanzi di centri sociali. Cosi. Sono solo alcuni degli aggettivi rivolti ai ragazzi, in particolare a quella con i capelli viola, figlia “che nessun genitore vorrebbe avere”.
E c’è addirittura chi si spinge oltre gli insulti: “Questi sono futuri reazionari,spero venga votata una legge in modo da arrestarli e rinchiuderli in quanto attenterebbero alla sicurezza dello stato”, propone qualcuno.
Un’istigazione al bullismo in piena regola, insomma.