Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Migranti

Migranti alla deriva in acque libiche, l’Italia rifiuta il soccorso: li recupera Tripoli

Immagine di copertina
Credit: Afp/Anadolu Agency

Salvini: "Tutti salvi, tutti tornati da dove erano partiti. Bene"

La Guardia costiera della Libia ha recuperato e soccorso un centinaio di migranti che si trovavano a bordo di un gommone alla deriva nel mar Mediterraneo. Al momento del salvataggio, avvenuto nel pomeriggio di lunedì 11 febbraio 2019, l’imbarcazione era nell’area Sar di competenza libica.

Inizialmente era stato richiesto l’intervento delle autorità italiane e maltesi. Le autorità italiane avrebbero tuttavia rifiutato di attivarsi per il soccorso e, trattandosi di un’imbarcazione in acque di competenza libica, avrebbero informato la Guardia costiera di Tripoli.

Per la comunità internazionale la Libia non è considerato un porto sicuro.

“Gommone con 100 immigrati individuato e recuperato dalla Guardia Costiera Libica. Tutti salvi, tutti tornati da dove erano partiti. Bene”, ha commentato il ministro dell’Interno italiano, Matteo Salvini.

A bordo del gommone c’erano una cinquantina di donne e una trentina di bambini.

Il barcone si era messo in contatto in mattinata con Alarm Phone, il numero di emergenza attivato dalla rete internazionale di attivisti Borderline Europe e da Watch The Med. I migranti hanno spiegato che il motore del gommone non era più funzionante.

Intorno alle 12 Alarm Phone ha avvisato le autorità italiane e maltesi parlando di “150 migranti in difficoltà”. Nel pomeriggio sull’account Twitter del numero di emergenza si descriveva la situazione come “molto tesa”: i migranti “temono di essere riportati in Libia, cercano la libertà in Europa”.

Verso le 17 la notizia dell’intervento della Guardia costiera libica. Tripoli ha assunto il coordinamento delle operazioni di ricerca e soccorso, inviando in area un proprio mezzo.

Durante una conferenza stampa per commentare i risultati delle elezioni regionali in Abruzzo, il ministro Salvini ha commentato: “Vi assicuro che stiamo lavorando perché entro pochi minuti la Guardia costiera libica li riporti nei loro porti, perché in Italia si arriva se si ha il permesso di arrivare, né sui barchini né sui barconi”.

LEGGI ANCHE: Aquarius, il Tribunale del riesame smonta l’inchiesta: “Nessun traffico illecito di rifiuti”

Ti potrebbe interessare
Migranti / Migranti: il Viminale ricorre contro la sentenza del Tribunale di Roma per il rimpatrio di richiedenti asilo dall’Albania
Migranti / Migranti: il tribunale di Roma non convalida il trattenimento dei 12 richiedenti asilo trasferiti in Albania
Migranti / Migranti, naufragio nella Manica: muore un neonato
Ti potrebbe interessare
Migranti / Migranti: il Viminale ricorre contro la sentenza del Tribunale di Roma per il rimpatrio di richiedenti asilo dall’Albania
Migranti / Migranti: il tribunale di Roma non convalida il trattenimento dei 12 richiedenti asilo trasferiti in Albania
Migranti / Migranti, naufragio nella Manica: muore un neonato
Migranti / Migranti, naufragio nel Canale della Manica: almeno 12 morti
Migranti / Migranti, Onu: “Gli sbarchi in Italia sono aumentati del 7 per cento ad agosto rispetto al mese precedente”
Migranti / Reportage dall'Etiopia: ecco da dove partono i migranti climatici
Migranti / Esclusivo TPI – Diario di un salvataggio sulla rotta migratoria più letale del mondo
Migranti / Migranti, la denuncia dell'Oim: 399 morti e 487 dispersi nel Mediterraneo centrale nel 2024
Migranti / Migranti, dopo 7 anni si chiude il caso della nave Iuventa: tutti prosciolti
Migranti / Migranti, sbarchi anche a Natale: a Lampedusa approdate quasi 300 persone