Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:41
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Brexit, perché il confine irlandese è uno dei problemi più difficili da risolvere

Immagine di copertina

Uno degli argomenti chiave nonché uno dei problemi più spinosi legati alla Brexit riguarda il confine tra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda.

Sulla base dell’accordo approvato a dicembre dall’Unione europea, i due paesi si sono impegnai ad evitare l’introduzione di barriere fisiche al confine, ma la questione resta controversa (qui tutti gli aggiornamenti sulla Brexit)

Il problema del confine irlandese ha preso il nome di “backstop”. Ma di cosa stiamo parlando?

Il backstop è una clausola di salvaguardia, la soluzione ultima a cui il governo May potrebbe ricorrere per risolvere momentaneamente il problema del confine irlandese: proposta dall’Ue, prevede che la situazione rimanga invariata in attesa di una risoluzione definitiva.

Quindi, se entro il 31 dicembre 2020 Regno Unito e Ue non dovessero trovare un accordo sulla frontiera irlandese il governo May ricorrerebbe al backstop per evitare la creazione di una frontiera fisica tra Repubblica d’Irlanda e Irlanda del Nord: in questo modo rimarrebbe in piedi l’unione doganale tra Regno Unito e Unione europea.

La clausola quindi impedisce che ci siano imposti dei controlli sui beni che attraversano il confine tra nord e sud e che sia eretta una barriera fisica tra le due parti.

Questa opzione, che dovrebbe servire ad evitare l’aumento della tensione tra i due territori, è fortemente osteggiata dai membri più conservatori del partito della May e dal Dup nordirlandese: l’accordo metterebbe repentaglio l’integrità del Regno Unito, dato che una sua parte rimarrebbe di fatto all’interno dell’Unione europea.

Inoltre per superare il backstop, il governo May potrebbe andare incontro a “protratti e ripetuti negoziati” con la Ue.

Il confine nel Mare d’Irlanda – Lo scenario più plausibile è che l’Irlanda del Nord, pur facendo parte del Regno Unito, rimanga all’interno dell’Unione doganale, dovendo però trattare Londra come un “paese terzo”.

La possibile reintroduzione di un confine fisico tra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda è uno scenario che l’Ue vuole evitare perché teme che possa portare a nuove tensioni etnico-religiose tra i due territori.

L’idea sarebbe quindi quella di lasciare che i confini restino fluidi anche conLondra fuori dall’Unione: i controlli doganali su merci e persone dovrebbero però essere effettuati nel Mar d’Irlanda, che divide l’Irlanda del Nord e il Regno Unito.

L’ipotesi però non è ben vista dal governo inglese, che teme una spaccatura tra Regno Unto e Irlanda del Nord.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Bsw, il partito anti-élites che sconvolge la politica tedesca: “Gli elettori ci votano perché parliamo dei loro problemi”
Esteri / Guida geopolitica per capire Caoslandia: Aldo Giannuli spiega a TPI i rischi di “un mondo acentrico senza un ordine globale”
Esteri / Il virus Marburg spaventa l’Europa: che cos’è, quali sono i sintomi e come si trasmette
Ti potrebbe interessare
Esteri / Bsw, il partito anti-élites che sconvolge la politica tedesca: “Gli elettori ci votano perché parliamo dei loro problemi”
Esteri / Guida geopolitica per capire Caoslandia: Aldo Giannuli spiega a TPI i rischi di “un mondo acentrico senza un ordine globale”
Esteri / Il virus Marburg spaventa l’Europa: che cos’è, quali sono i sintomi e come si trasmette
Esteri / Il virus Marburg spaventa l'Europa, isolati due casi in Germania
Esteri / Gaza: il bilancio delle vittime sale a 41.802. Libano: nuovi raid israeliani a Beirut. Hezbollah lancia razzi sullo Stato ebraico. Onu: "Gli attacchi di Israele hanno costretto alla chiusura 37 strutture sanitarie". Il ministro degli Esteri iraniano: "Cessate il fuoco simultanei in Libano e a Gaza". Khamenei: "Il 7 ottobre fu un attacco legittimo". I Pasdaran minacciano: "Colpiremo impianti energetici israeliani in caso di attacco". Milizia irachena lancia droni sul Golan: uccisi 2 soldati dell'Idf. Yemen: forze armate Usa e Gb bombardano obiettivi Houthi
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Il Regno Unito cede a Mauritius la sovranità sulle Isole Chagos, compreso l’atollo di Diego Garcia usato dagli Usa come base militare
Esteri / La Cia recluta informatori in Cina, Iran e Corea del Nord: “Ecco come potete contattarci”
Esteri / Libano: 9 morti in un raid di Israele su un ospedale nel centro di Beirut. Il governo: "Uccisi più di 40 operatori sanitari e pompieri in tre giorni". Eliminati 100 miliziani di Hezbollah: il gruppo lancia missili e droni sul nord dello Stato ebraico. Uccisi anche 2 soldati libanesi: per la prima volta l'esercito risponde al fuoco dell'Idf. Gaza: 41.788 morti dal 7 ottobre. Joe Biden: "Stiamo discutendo di una possibile risposta israeliana contro gli impianti petroliferi in Iran"
Esteri / Aborto, armi, migranti: com’è andato il primo dibattito tv tra JD Vance e Tim Walz