Il Viminale ha annunciato il piano per lo sgombero del Cara di Mineo
A febbraio 2019 prende il via il piano per il trasferimento dei migranti dal Cara, il Centro per richiedenti asilo, di Mineo, in provincia di Catania. Ad annunciarlo è il Viminale, che conferma quanto aveva già detto nei giorni scorsi: “l’obiettivo è la chiusura della struttura entro l’anno”.
La chiusura del Cara di Mineo arriva a pochi giorni dalla chiusura del Cara di Castelnuovo di Porto, vicino Roma.
La struttura attualmente ospita 1.186 richiedenti asilo, 15 titolari di protezione internazionale, 94 titolari di permesso umanitario e 8 richiedenti asilo per i quali è stata attivata la procedura Dublino.
I 15 titolari di protezione umanitaria saranno trasferiti nel siproimi, l’ex circuito Sprar, mentre tutti gli altri saranno redistribuiti tra le altre province siciliane. Nella struttura rimarranno i nuclei familiari con minori e le persone vulnerabili.
Il piano inizierà a partire da febbraio 2019 e andrà avanti di mese in mese, fino alla fine del 2019. I primi trasferimenti sono previsti per il 7 febbraio, per poi proseguire il 17 e il 27.
“Dalle parole ai fatti. Avevamo promesso la chiusura dei grossi centri e lo stiamo facendo. Bagnoli e Cona in Veneto, Castelnuovo di Porto a Roma, a breve Mineo: sono orgoglioso del nostro lavoro per offrire servizi migliori ai veri profughi e per stroncare l’illegalità”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Che cosa sono i Cara
I Cara fanno parte della rete di accoglienza italiana, che sta per essere smantellata dal decreto sicurezza. Lo straniero irregolare che richiede la protezione internazionale viene inviato nei centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara), per l’identificazione e l’avvio delle procedure relative alla protezione internazionale.
Esistono dei Cara a Gradisca d’Isonzo (Gorizia), Arcevia (Ancona), Castelnuovo di Porto (Roma), quello appena chiuso, Borgo Mezzanone (Foggia), Palese (Bari), Restinco (Brindisi), Lecce, Crotone, Mineo (Catania), Pozzallo (Ragusa), Caltanissetta, Lampedusa, Trapani, Elmas (Cagliari).
L’obiettivo del Viminale è un progressivo svuotamento per arrivare alla chiusura definitiva. Sono circa un migliaio coloro che si ritroveranno senza un posto in cui andare.