Bombe ad Afragola, Salvini va sul posto e Saviano lo attacca
La visita del ministro dell'Interno ad Afragola è il nuovo motivo di scontro tra il leader della Lega e lo scrittore Saviano
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini è in visita ad Afragola, in provincia di Napoli, dove in meno di 20 giorni sono esplose otto bombe. La visita del leader della Lega ancora prima di iniziare ha dato il via ad un nuovo attacco firmato ancora una volta dallo scrittore Roberto Saviano.
“Oggi alle 14:40 è previsto l’arrivo ad Afragola del Ministro della Mala Vita per la sua solita e inutile passerella, magari in divisa”, scrive Saviano sui social.
Non è la prima volta che lo scrittore si rivolge con questo epiteto al ministro dell’Interno e solo alcuni mesi fa gli era costata una querela da parte del capo del Viminale.
“Salvini ad Afragola racconterà bugie e chi conosce la storia politica del sud Italia questo lo sa perfettamente”, continua lo scrittore, che spiega chi è il sottosegretario con delega al Sud che fa da referente politico a Mattei Salvini ad Afragola.
Si tratta di “Pina Castiello, incredibilmente Sottosegretario con delega al Sud; questo la dice lunga sulla sudditanza politica del M5S a Salvini e sulla totale inconsapevolezza di Di Maio e Fico che, almeno il loro territorio, dovrebbero conoscerlo”.
Roberto Saviano stila una lista dei “padrini” che la Castiello ha avuto a suo parere nel corso degli anni: “Pina Castiello ha avuto come padrini politici Nicola Cosentino, poi Roberto Conte (condannato per associazione mafiosa, espulso dal centrosinistra e accolto nel centrodestra) ed è alleata dell’ex senatore Vincenzo Nespoli, più volte indagato dalla Procura napoletana, condannato in primo e secondo grado per bancarotta fraudolenta e per voto di scambio (su cui è intervenuta la prescrizione)”.
“Afragola è la prova lampante di come Salvini sia l’erede e, quel che è peggio, il garante della peggiore politica che ha regnato e spadroneggiato, insieme ai clan di camorra, al Sud negli ultimi decenni. Sarebbe questo l’impegno anticamorra del Ministro della Mala Vita?”, conclude Roberto Saviano.